Genitori e ragazzi disabili prendono il largo a Cesenatico

Solcare il mare sentendo il vento tra i capelli. Anche le persone con disabilità possono provare l’emozione di condurre una barca a vela, grazie al progetto “Si può fare” promosso dall’associazione “Genitori ragazzi down” di Faenza. Il tutto è possibile grazie a un’equipe formata da skipper, aiuto skipper e una educatrice professionale, che hanno permesso ai ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva di gestire una barca a vela, ricoprendo i diversi ruoli di guida (timone, fiocco e randa).

Partner tecnico dell’iniziativa è la Congrega Velisti di Cesenatico, che ha messo a disposizione lo skipper Enrico Pozzani Pavirani (istruttore federale Fiv di primo livello) e l’imbarcazione Clada dalla lunghezza di 9 metri e capienza di 7 persone.

“Il progetto ‘Si può fare’  è finalizzato al raggiungimento di diverse autonomie sia in ambito domestico che lavorativo – spiega Ambra Bianchi, educatrice presso ‘La Bottega della Loggetta’ di Faenza –. In particolare questa esperienza di apprendimento rappresenta uno strumento per sviluppare il sistema  deduttivo-intuitivo, le capacità di problem solving e stimolare le dinamiche di gruppo: la barca a vela funziona soltanto se tutto l’equipaggio collabora”.

La prima uscita in mare aperto, della durata di due ore, si è svolta il 16 giugno scorso. Ai comandi della barca c’erano Giovanni Ponzo, Rossa Diso e Maria Luisa della Ragione. Alla partenza c’è stato anche il saluto ufficiale di Roberta Di Donna, comandante della Capitaneria di Porto di Cesenatico.

Altra uscita è prevista per oggi: protagonisti sono i giovanissimi Marco Casamassima, Alessio Patuelli e Tommaso Albonetti.