Assemblea per la Lega navale. Operativo da oggi un Centro studi

Assemblea dei soci oggi a Cesenatico per i membri della sezione locale della Lega navale italiana, ente pubblico non economico, i cui presidenti e vicepresidenti sono nominati con decreto dal Ministro della difesa di concerto con il ministro dei trasporti, sentito il Capo di stato maggiore della Marina.

La riunione di oggi si è svolta all’hotel Miramare e ha visto il presidente Marco Tommasi (bolognese) svolgere una relazione sull’attività della Lega, in particolare della sezione.

“A navigare si impara navigando – fa notare Tommasi -. Anche se poi tanti vanno in mare pure senza corsi. Poi è anche vero che di corsi ce ne sono per comandanti, ma non ce ne sono per l’equipaggio”.

Ma non solo occorre fornire gli strumenti a chi va in mare per sapersi gestire nei momenti critici, perché quel che conta per il presidente Tommasi è che “nessuno deve cadere in mare. In barca occorre lavorare molto di più sulla prevenzione. Noi non vendiamo soluzioni buone per tutti, ma desideriamo rendere consapevoli di cosa si affronta. Vorremmo fare cultura”. Sabato della settimana scorsa Tommasi ha fatto da guida ai rotariani del distretto Emilia Romagna-San Marino della fellowship Frach che si occupa di cultura durante una visita al museo della Marineria di Cesenatico. Ma non solo. Con una barca che la sezione tiene ormeggiata a Marina di Ravenna, la sezione cesenaticense organizza e promuove corsi per acquisire brevetti e di conoscenza del mare.

Ecco perché da oggi, dalla sezione di Cesenatico della Lega navale, il cui presidente e vicepresidente nazionale sono nominati dal ministero, ha preso il via un Centro studi che “prenderà in mano tutta la questione culturale. Sul nostro sito – aggiunge Tommasi – ci sono 23 manualetti scaricabili. Vorremmo creare una sorta di collana del mare”, per fare opinione e creare una mentalità nuova, di rispetto del mare.

Per il presidente è “importante avere luoghi in cui ci si confronta, perché in barca qualsiasi cosa si trasforma in una questione di sicurezza e si deve sempre applicare la regola del massimo danno possibile”. Infine, “vorremmo fornire la traduzione nel sistema barca di ciò che avviene a terra”.

A latere dell’assemblea, il socio e avvocato Roberto Sammarchi fa presente la necessità di ritrovarsi, diventata impellente dopo gli anni della pandemia. “Avverto forte l’esigenza di avviare tavoli di lavoro tra diverse associazione”, dice lo studioso, in particolare sui temi della sicurezza, tra cui quelli della sicurezza in mare. Cita, tra gli altri il presidente della Aias, l’associazione italiana ambiente e sicurezza, Francesco Santi, e Massimo Melega, presidente di Federmanager Bologna, Ferrara e Ravenna che assicurerà il suo contributo al Centro studi della sezione di Cesenatico. “Per sviluppare un progetto insieme – assicura Sammarchi – perché ci stanno a cuore questi temi. Si tratta di un’alleanza strategica tra Aias e federmanager, sui temi della sicurezza. “Sì, perché la sicurezza nella navigazione è un modo per vivere il mare”.