Rubicone
Ferragosto, duo di arpe a Monteleone. Pubblico entusiasta
Nella suggestiva e intima piazzetta Byron di Monteleone, a Ferragosto ha risuonato la “musica degli angeli”. Così ha definito l’arpa – strumento di origine antichissima – Davide Burani che ieri sera, insieme allo spagnolo José Antonio Domené, si è esibito nell’ambito della rassegna itinerante Borgo Sonoro. Si è riannodata la tradizione del concerto del 15 di agosto nel cuore del delizioso borgo che fa parte del territorio di Roncofreddo, interrotta lo scorso anno.
“È emozionante tornare in questo luogo, dopo il ‘buco’ a causa dei danni provocati dall’alluvione – ha detto in apertura di serata Valeria Mordenti, direttrice artistica del festival –. Borgo Sonoro nacque, quasi 25 anni fa, proprio in un angolino di questa piazzetta, con i concertini curati dal violoncellista Sebastiano Severi, che qui risiede. Da questo piccolo seme si è sviluppato un progetto che si è diramato anche nei borghi vicini. In questa occasione la piazzetta, dall’atmosfera magica, si trasforma in un auditorium a cielo aperto”.
Anche quest’ultima data (la conclusiva è domani sera a Borghi con il concerto dei ‘Mary Lee and Caesar’s cowboys’, cfr pezzo in “Leggi anche”) ha fatto il pieno, raccogliendo l’entusiasmo degli spettatori che, in un religioso silenzio, sono rimasti ammaliati dal turbine di note e di ambientazioni iberiche e dalla capacità di dialoghi delle arpe. Con bravura ed empatia, il sodalizio artistico ha condotto il pubblico in un viaggio lungo i pizzicati delle ‘Aires de España’ – un omaggio alla Spagna e ai suoi compositori che hanno dedicato all’arpa ampie pagine di grande ispirazione – e ai segreti di questo strumento fatato, ricco di melodiose sonorità e purtroppo poco conosciuto.
Per i due arpisti si è trattato di un gradito ritorno a Borgo Sonoro, dove in passato si sono esibiti con un diverso programma musicale. Davide Burani, modenese, è titolare della cattedra di arpa al Conservatorio ‘Peri-Merulo’ di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ Monti ed è prima arpa della Filarmonica dell’opera italiana Bruno Bartoletti (ex Orchestra del Teatro Regio di Parma); mentre José Antonio Domené, uno dei più talentuosi arpisti spagnolo, è prima arpa della Filarmonica di Oviedo.
Le foto sono di Michelangelo Bucci