Cervia. Il funerale di Gianni Batani, “uomo di relazioni”. Don Parisi: “Con Tonino staranno già lavorando in Paradiso”

Un uomo capace di “aggiustare”, non solo e non tanto gli impianti dei suoi alberghi, ma le relazioni tra le persone. Era un uomo di comunione, Gianni Batani, titolare del gruppo ‘Batani Select Hotels’, morto sabato all’età di 53 anni all’ospedale di Ravenna dove era ricoverato per Covid in terapia intensiva. E si vedeva. Era piena, questa mattina, la piccola chiesa del Sacro Cuore di Pinarella, dove si sono svolti i funerali dell’imprenditore erede, assieme alle sorelle Paola e Cristina e alla mamma Luciana, dell’impero costruito, mattone su mattone, dal padre Tonino che oggi annovera gli alberghi più prestigiosi della Riviera, dal Grand Hotel di Rimini al Palace e l’Aurelia di Milano Marittima. Famigliari (la mamma Luciana, le sorelle, la moglie Vesna, i tanti nipoti), amici, dipendenti: c’era praticamente tutta Cervia, compreso il sindaco Massimo Medri e l’ex prefetto Enrico Caterino.

A celebrare i funerali, è stato don Pietro Parisi, vicario parrocchiale di Ponte Nuovo, legato da un’amicizia alla famiglia, assieme al parroco di Pinarella don Mario Di Massimo e l’arciprete di Cervia don Pierre Laurent Cabantous. A don Pietro il compiti non semplice e pienamente riuscito di dare un senso cristiano a una morte prematura, inaspettata e in solitudine, che purtroppo è toccato a tanti negli ultimi due anni di pandemia.

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