Cesenatico
Contenzioso scuola via Torino, Socim: “Il Tribunale ha rigettato le richieste del Comune di Cesenatico”
Ritardi sulla tabella di marcia, per il lungo contenzioso con la prima azienda esecutrice alla scuola di via Torino a Cesenatico.
Antonio De Rosa, amministratore della Socim Spa, vincitrice a suo tempo dell’appalto per la realizzazione dell’opera, in una nota inviata alla stampa, fa sapere che la sentenza del Tribunale di Forlì, “per quanto riteniamo ingiusta, ha comunque riconosciuto alla scrivente la somma di circa 350.000 euro comprese le spese legali, rigettando, dalla prima all’ultima, le richieste del Comune”.
De Rosa considera “non congrua la somma riconosciuta”, per cui annuncia il ricorso in appello, ma la sentenza “dà il senso di dove sia la ragione”. La ditta, a detta dell’amministratore, “si era vista sottrarre dal prezzo spettante per legge, circa 100 euro al metro per il jet grouting, per un totale di oltre 140.000 euro”. Dito puntato sul sindaco Matteo Gozzoli e sugli uffici comunali che non avrebbero risolto quanto lamentato dalla Socim Spa con “il giusto riconoscimento di quanto sottratto in gara”, preferendo invece intraprendere vie legali.
Per De Rosa, in questo modo, la vicenda è costata ai cittadini di Cesenatico “milioni in più, rispetto al costo iniziale della scuola e ancora costeranno, per effetto del prosieguo del contenzioso, delle ulteriori, salatissime spese legali, dei lavori ancora in corso e di una perizia di variante da mezzo milione di euro“.
*** Aggiornamento delle 19 ***
“Ancora una volta – risponde con una nota ufficiale il sindaco Matteo Gozzoli rivelando di volersi appellare alla sentenza – rimaniamo stupiti dall’atteggiamento della ditta Socim che sembra più abituata a fare polemica pubblica piuttosto che a operare secondo quelli che dovrebbero essere i suoi scopi principali, ovvero l’edilizia pubblica. Anche l’Amministrazione comunale non può essere soddisfatta dalla sentenza del Tribunale di Forlì ma andrebbe precisato meglio quanto emerso in sentenza, ossia il giudice ha rigettato sia le richieste danni da circa 1,8 milioni di euro formulate da Socim sia le domande danni del Comune di Cesenatico e ha riconosciuto all’appaltatore 186.316,78 euro quali somme collegate a riserve della ditta per modifiche dei prezzi a base di gara e per nuovi prezzi legate alle lavorazioni eseguite in cantiere. Tale somma unite agli interessi e alle spese legali portano, secondo il giudice il totale a 350.000 euro circa”.
Dalla sentenza “nulla sarebbe dovuto al Comune, pur avendo la ditta ingiustificatamente abbandonato il cantiere. Va anche ricordato che la ditta Socim sostiene ormai da tempo che il progetto era “sbagliato” ma i fatti la stanno smentendo visto che la ditta che sta eseguendo i lavori lo sta facendo regolarmente e che il giudice lo ha riconosciuto come corretto. L’unica variante economica approvata è stata necessaria per adeguarsi alle nuove normative in merito agli impianti”.