Visita guidata al Portogallo di Marco Pesaresi a San Mauro Pascoli

Ancora pochi giorni per vedere la mostra Portogallo 1989. Marco Pesaresi, allestita a Villa Torlonia (San Mauro Pascoli), a cura di Mario Beltrambini e Jana Liskova. La mostra si compone di 100 scatti inediti esposti nella suggestiva Sala delle tinaie grazie a una collaborazione tra Comune di San Mauro Pascoli – Parco Poesia Pascoli, Comune di Savignano sul Rubicone e associazione Savignano Immagini.

In occasione di queste ultime giornate di apertura, sabato 28 settembre alle 16,30  sarà disponibile una visita guidata condotta dai curatori, Mario Beltrambini e Jana Liskova. Per partecipare non è necessaria la prenotazione, l’ingresso è libero. Sabato 28 settembre sarà anche l’ultimo giorno utile per visitare la mostra, domenica 29 settembre i locali di Villa Torlonia resteranno chiusi al pubblico.

Per questa ultima settimana pertanto, la mostra è visitabile da oggi e fino a sabato 28 settembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30 presso Villa Torlonia, Parco Poesia Pascoli, Sala delle tinaie (via due martiri 2, San Mauro Pascoli). Ingresso libero.

La mostra presenta per la prima volta al pubblico un racconto di viaggio scattato in Portogallo da Marco Pesaresi, natio della Romagna e alla sua terra profondamente legato, ma anche attratto da tanti luoghi remoti che, con empatia e sensibilità, ha saputo narrare attraverso la fotografia: cento fotografie in bianco e nero, selezionate a partire da circa mille negativi risalenti ai viaggi che Pesaresi affrontò in terra lusitana. Prima delle immersioni nelle metropolitane delle grandi città del mondo e dei lunghi viaggi in treno ai confini dell’Europa che lo resero celebre, Pesaresi esplora la zona di Trás-os-Montes e l’Alentejo, regioni povere e dimenticate nel cuore del vecchio, ma vero, Portogallo. Come scrive nel suo diario, lì scopre, non senza una sottesa inquietudine, “un ambiente montano, collinoso, verde, dal fascino rude e trasformato; immersi nel paesaggio, piccoli villaggi ove la gente sopravvive di agricoltura e pastorizia” e le giornate scorrono lente, tra riti e devozione. 

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