Alluvioni Emilia-Romagna: ancora allerta meteo

La Protezione Civile dell’Emilia Romagna ha diramato ancora un’allerta per la giornata di domani, martedì 22 ottobre. Per la costa romagnola e le pianure bolognese, ferrarese e reggiana vale il codice arancione per il transito delle piene del Reno, del Secchia e del Po. Quest’ultima arriverà nella pianura orientale con un livello intorno alla soglia 3. Non sono le precipitazioni – previste più intense nella sera-notte sul settore centro-orientale della regione – a motivare l’allerta meteo, quanto gli esiti delle criticità delle piogge di sabato e domenica.

Previsioni che tengono sul chi va là molti cesenaticensi. Su di loro dalla mattinata di sabato 19 ottobre fino alle prime ore della notte sono caduti quasi 200mm di pioggia. Secondo le stime del Comune “una quantità d’acqua mai registrata prima che ha messo in crisi tutto il sistema fognario cittadino”.

Il recupero è stato repentino. Dalle 11 di oggi la viabilità è regolare su tutto il territorio comunale, fa sapere il sindaco Matteo Gozzoli, mentre Hera sta provvedendo al ritiro dei rifiuti che continuerà anche nei prossimi giorni (in caso di bisogno chiamare l’800999550). Hanno lavorato di continuo, notti comprese, i volontari allertati dal Coc, il Centro operativo comunale che rimarrà aperto per riuscire a gestire tutte e situazioni più delicate.Da sabato sono state raccolte 250 segnalazioni di allagamenti a scantinati e interrati. La gestione è stata curata dai tecnici comunali, dai volontari di Radio Soccorso e Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco. Sabato sono state attivate sei squadre sul territorio, domenica il numero è arrivato a nove e oggi, lunedì 21 ottobre, sono stati sette i team a intervenire per gestire le situazioni più critiche. In aiuto alla macchina comunale a partire da sabato sono arrivati gli alpini del Veneto, volontari dalla Valcamonica, da Cesena, Forlimpopoli, Ferrara, Meldola, Bertinoro e altri luoghi della regione”.

Tra gli alluvionati, anche la famiglia di Raoul Casadei, il celebre re del liscio. Racconta Mirna, la figlia che, come moltissimi altri vicini del quartiere dove i Casadei abitano all’interno del famoso recinto di famiglia, tra Gatteo mare e Cesenatico, la sera di sabato il salotto di casa era del tutto sott’acqua così come la cantina e il seminterrato della signora Pina, vedova di Raoul.

“Siamo riusciti a far defluire l’acqua abbastanza in fretta. Anche se qualche vestito di scena di Raoul purtroppo si è rovinato. La maggior parte delle nostre cose erano state spostate dopo l’alluvione del 2023, quindi sono rimaste indenni”.

E c’è stata anche una sorpresa, una scatola di lettere “di cui non conoscevamo l’esistenza, un carteggio tra i nonni recuperato da mia nipote Asia, figlia di Mirko, che attratta e affascinata da quei caratteri un po’ antichi, le ha recuperate dall’acqua e stese una per una sul pavimento del garage per farle asciugare”. “Con tutta quell’acqua – conclude Mirna con una capacità di reazione tutta romagnola – la mia pianta da salotto ha mandato fuori una nuova foglia, bellissima”.

“Su Cesenatico – commenta il sindaco Gozzoli – si è abbattuta una quantità di acqua mai registrata prima in così poche ore e il sistema fognario non ha retto l’urto delle precipitazioni che erano state previste in maniera molto più tenue. Voglio ringraziare tutti i volontari e i tecnici che hanno lavorato da sabato senza sosta, senza dormire, senza mai fermarsi per provare ad aiutare tutti i cittadini che ne avevano bisogno. A chi ha avuto danni e ha passato attimi di paura la nostra solidarietà più sentita e sincera. Auspichiamo che il Governo possa riconoscere lo stato di emergenza nel più breve tempo possibile in modo da poter avviare in temi veloci la ricognizione dei danni e avviare le richieste di rimborso”.