Ve la racconto io l’ospitalità di alcuni

Poco fa il mio amico Pino, alquanto amareggiato, mi ha raccontato quanto gli è accaduto questa mattina.

Nulla di che, si intende, ma un episodio che dice di come i rapporti si siano logorati e di come il nervosismo serpeggi un po’ ovunque, anche sulla Riviera romagnola, di solito molto accogliente, come di fatto lo è, grazie alla gentilezza dei più. Il Covid ha lasciato strascichi, non lo si può negare.

Oggi, bellissima mattina, Pino decide di avviarsi verso il mare. Appena arriva a Cesenatico con l’auto sa che deve avere mille occhi perché pedoni e ciclisti, utenti deboli della strada, sbucano da ogni dove. Lui va piano, arriva lungo viale Torino dove incrocia vetture per tutti i versi. Gli automobilisti cercano un posto all’ombra e la caccia a quello libero scatena una ricerca a volte spasmodica. 

Lungo il viale Carducci mette la freccia per svoltare a sinistra, in direzione della spiaggia. All’apparenza sembra non esserci nessuno. Poi all’improvviso butta il pedale sul freno e inchioda la sua macchina perché si accorge all’ultimo istante che un uomo in sella a una citybike arriva dal marciapiede, in direzione del grattacielo. Lo lascia passare, anche se non conduce la bici a mano, e poi abbassa il finestrino per chiedere scusa dell’improvvisa frenata. 

“Non faccio a tempo ad abbassare il vetro – mi ha raccontato Pino alquanto amareggiato – che il ciclista così mi ha apostrofato. ‘Ma non rompere i c…ni. Non vorrai mica avere ragione’, accompagnato da un gesto eloquente del braccio e della mano, quello che procura il cartellino rosso ai calciatori, tanto per intenderci. ‘No’, ho risposto io, ma non ho fatto in tempo a dire altro perché il maleducato ormai se ne era andato con il suo bel fare da gradasso. Forse era stressato per una notte insonne, forse per il lavoro che non va o è troppo. Forse per le vacanze corte. Non lo so. So solo che volevo scusarmi e invece quello mi ha subito offeso. Robe da matti, ma davvero il nervosismo tra noi è davvero tanto”. 

Che dire di più e a commento? Nulla. Lascio ai lettori ogni altra considerazione. Aggiungo solo che, per fortuna, tanti altri sono molto più gentili. Per fortuna, appunto.