Gambettola. Don Zimmé dopo il pellegrinaggio a Fatima. “Grazie a tutti per la vicinanza e la preghiera”

Di ritorno dal recente pellegrinaggio a Fatima, dal 7 al 10 ottobre scorsi, con un gruppo di parrocchiani di Gambettola, don Zimmé ha inviato una sua riflessione personale che qui sotto pubblichiamo. Ecco il testo.

Carissimi amici, insieme a tutti i pellegrini che erano con me in questi giorni a Lisbona e a Fatima, ringrazio sentitamente don Sauro e tutti voi per averci accompagnati con la preghiera e il pensiero. La vita è un pellegrinaggio, come si usa dire. È fatta di gioie e di prove. La divina e adorabile Provvidenza ha voluto che i nostri quattro giorni, dal 7 al 10 ottobre, di cammino con la Madonna fossero un modesto riflesso di questo gran pellegrinaggio che la vita rappresenta.

Abbiamo sperimentato la gioia di camminare insieme, di pregare e cantare insieme le lodi di Dio, di celebrare i divini misteri insieme con il Rosario e la Santa Messa. Abbiamo meditato e contemplato come era nelle nostre possibilità le meraviglie di Dio attraverso le pieghe della storia e il racconto dell’esperienza mistica e umana dei pastorelli Lucia dos Santos, Francesco e Giacinta Marto (questi ultimi due ormai canonizzati). Abbiamo affrontato insieme le prove del ritardo del volo aereo (più di 5 ore di ritardo all’andata e più di un’ora al ritorno). Abbiamo camminato insieme sotto la pioggia per andare da un punto all’altro. Ci siamo preoccupati per la provata salute di una di noi… Ma tutto è stato bello, anzi bellissimo, stupendo, arricchente, formativo e costruttivo, dal punto di vista spirituale e umano. Possiamo dire anche noi: “tutto è grazia”. Perciò affidiamo alla Madonna e ai santi Francesco e Giacinta Marto il nostro ringraziamento a Dio. Grazie a voi tutti e a ciascuno di voi. Vi abbiamo pensato e abbiamo pregato per voi come potevamo fare.

Lo spirito che regna tuttora a Fatima, nonostante il passar del tempo sembra rispondere ed esortare allo stesso tempo alla necessità di pregare e fare penitenza: “Pregate! Pregate tanto! I Cuori di Gesù e di Maria hanno progetti di grazia per voi. Offrite preghiere e sacrifici all’Altissimo”, così disse l’angelo del Portogallo in una delle sue apparizioni ai tre pastorelli. In effetti, Dio, tramite l’angelo custode, ovvero l’angelo del Portogallo, ha preparato per anticipazione il percorso di formazione spirituale che la Vergine santissima stava per far vivere ai pastorelli in favore dell’umanità bagnata dal sangue umano (che scorreva) e minacciata dal pericolo delle guerre e ideologie di ogni genere. Ricordiamo che nell’anno delle apparizioni della Vergine santissima nel 1917 era già in corso la prima guerra mondiale e la Madonna invitava a darsi da fare per evitare la seconda che potrebbe essere più tragica della prima. I pastorelli non erano dei perfetti prima. La scelta di Dio non è mai un merito. Avevano ognuno un carattere e delle mancanze. Ma non hanno trascurato ciò che hanno sperimentato. La loro testimonianza nonostante la loro tenera età provoca la curiosità e fa riflettere.

Dio vuole salvare, ma curiosamente, ha bisogno di noi, di ognuno di noi. Che strano quando sappiamo che Lui è l’Onnipotente!…

Scusate la lunghezza del mio messaggio, che voleva essere un ringraziamento, ma desideravo ardentemente condividere anche con voi la nostra umile esperienza. Non è una novità per chi sa già tutto e meglio… Vuole essere solo una piccola condivisione. Andando a Fatima con e verso la Mamma celeste, ci sentivamo anche, per così dire, ambasciatori vostri in missione di ricerca di tesori spirituali utili per nutrire e arricchire il nostro comune cammino di vita verso la Patria celeste, il mondo dell’al di là, un aspetto importante anche dell’evento Fatima. Queste righe volevano essere anche un rapido resoconto. Grazie soprattutto per la profonda comunione di fede e di spirito.Dio vi benedica immensamente.

don Zimmé

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