Valle Savio
Renzo Zignani dona un grande murale al borgo natio, la frazione cesenate di Borello, lungo la Valle del Savio
L’affetto per Borello si snoda lungo una parete di 14,5 metri di lunghezza e 4,4 di altezza. E’ l’ultimo regalo di Renzo Zignani al paese nativo, dove qualche anno fa è tornato dopo una vita trascorsa a Milano. Il pensionato 77enne ha fatto realizzare a sue spese, dal pittore Gianluigi Romboli, un grande murale sul lato di palazzo Gualtieri affacciato su via Paternò. “L’idea di abbellire la via mi è venuta l’anno scorso e i proprietari dell’immobile si sono dimostrati subito disponibili— racconta Renzo Zignani, che con le sue iniziative ha contribuito a risvegliare lo spirito della comunità di questa frazione periferica di Cesena —. Si tratta di un dipinto intimista che parla al cuore, che racconta la storia di Borello, ricordandone le origini contadine e industriose”.
Nel murale ci sono dunque ‘i barc de Piansén’, i barchi di grano della famiglia Battistini, il paesaggio con la collina e la miniera di Formignano, i minatori al tavolo di un bettolino con l’immancabile tascapane e il lume ad acetilene. E poi sono ritratti diversi personaggi. Tra questi lo storico medico-chirurgo condotto di Borello e delle miniere Vincenzo Ciccone, che nella seconda metà dell’800 abitò proprio a palazzo Gualtieri, e in seguito si trasferì in America dove ricevette riconoscimenti per le sue scoperte scientifiche. Sono poi presenti due compaesani morti recentemente. Il compianto cantore di Borello, Piero Casadei, che ha dedicato liriche soprattutto alla gente del posto e alla natura. E Calin, uomo di fiducia di Zignani (per lui ha costruito le bellissime casette dei libri e le panchine installate nei giardini del paese) che lo ricorda come “simbolo della generosità d’animo”.
Un omaggio alla cultura sono le fattezze di Monica Briganti, fondatrice della compagnia “Teatro delle Lune”, spesso ospite dei salotti letterari organizzati da Zignani a casa propria. Da una finestra si intravedono poi Lorenza e Venanzio, per lungo tempo gestori del supermercato che si trova all’interno di palazzo Gualtieri. Tante le copertine di libri rappresentate, molti con titoli leggibili. Infine, Heidi e Rocky, inseparabili amici a quattro zampe dell’ideatore dell’opera, e c’è pure Sofia, la gatta mascotte di via Paternò.
Da quando il murale è stato terminato, oltre un mese fa, tante persone vengono ad ammirarlo e Zignani (che abita in fondo alla via) ben volentieri si presta a illustrarlo. “Il mio auspicio — commenta lui, che è pure gestore della pagina facebook ‘Borello è bello’ — è che chi ha apprezzato questo tentativo di abbellire il posto dove viviamo, divulghi l’idea: sono tanti i muri che meriterebbero essere ravvivati”. La sua iniziativa è stata contagiosa. Il Consiglio di quartiere ha deciso di commissionare a Gianluigi Romboli un murale di 6×4 metri sul muro della sede in piazza San Pietro in Solferino, che avrà come tema la piadina romagnola e sarà pronto a settembre. E un altro privato, fa sapere Zignani, l’ha contattato per replicare l’idea.