Lezajsk (Polonia) chiama Mercato Saraceno

Un accordo, un gemellaggio, un suggello. O semplicemente, uno sguardo fraterno e solidale. Si può chiamare nei modi più diversi la “Lettera di intenti” sottoscritta nei giorni scorsi dalla sindaca di Mercato Saraceno, Monica Rossi, e dal sindaco di Lezajsk, Krzysztof Sobejko, in occasione del recente, nuovo viaggio umanitario che ha portato nella cittadina polacca di Lezajsk, a soli cinquanta chilometri dal confine ucraino, un convoglio umanitario di cinque tir carichi di beni umanitari, di cui molti generi alimentari freschi. Il viaggio – il sesto dall’inizio del conflitto alle porte dell’Europa – è stato promosso da un pool di volontari che hanno messo a disposizione mezzi (azienda Vignali), risorse (materiale e coperto spese di viaggio) e braccia (Misericordia Valle del Savio tra tutte) coordinati dal deus ex machina imprenditore cesenate Valchirio Piraccini (vedi notizie richiamate).

Al suo quarto viaggio umanitario, la sindaca Rossi ha sottoscritto l’accordo “nella convinzione che i rapporti di collaborazione internazionale permettono la creazione delle condizioni necessarie per lo sviluppo della cooperazione bilaterale, lo scambio di esperienze tra le regioni partner, la realizzazione dei progetti comuni, la reciproca conoscenza della vita sociale-economica dei Comuni, delle città e delle nazioni – si legge nella Lettera – abbiamo speranza che fosse un inizio di una cooperazione reciproca, proficua e delle relazioni amichevoli”.

“Abbiamo avuto modo di frequentarci e di condividere gli stessi obiettivi solidali per le popolazioni ucraine in difficoltà, nel segno della condivisione e fratellanza. Come amministratori, siamo chiamati a lanciare questi messaggi – le parole della sindaca -. La partecipazione della comunità mercatese e di tutta la Valle del Savio in aiuto alla popolazione ucraina è nata in modo spontaneo: ci siamo ritrovati con grandi quantità di materiale da inviare verso la cittadina polacca dove è operativa la Caritas locale. Il progetto spontaneo si è via via strutturato. Questo sguardo in avanti vuole essere un ulteriore segno di un percorso di pace”.

Mercato Saraceno custodisce già due gemellaggi, con le città di Villadossola e con quella di Cave. “A Villadossola, sulle Alpi, è presente una comunità di cittadini originari di Mercato Saraceno, saliti al tempo della costruzione del traforo del Sempione. Erano esperti minatori, vi salirono per lavoro e molti si stabilirono lì – prosegue la sindaca -. A Cave, sui colli romani, emigrò l’artista mercatese Lorenzo Ferri a inizio 1900. Nella cittadina un museo ne ripercorre la vita artistica”.

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