“Scór cum’t mégn”, a scuola di dialetto

Nell’arena estiva del centro Fellini, in corso Mazzini, a Gambettola, ha avuto luogo oggi, lunedì 17 maggio, il primo incontro di “Scór cum’t mégn”, progetto dedicato agli alunni delle classi 3a, 4a e 5a elementare. Sono 14 le classi interessate e circa 300 gli alunni coinvolti in questa iniziativa che si avvale del patrocinio del Comune e della Dirigenza scolastica dell’Istituto primario di Gambettola. Saranno quattro gli incontri, suddivisi in due turni per il rispetto delle norme di sicurezza sul distanziamento sociale, che avranno relatori e temi diversi. L’idea di questi incontri sul dialetto è venuta al gruppo operativo del Comitato genitori, nel cercare progetti da proporre alla scuola subito dopo il lockdown, visto che le attività sportive extrascolastiche non si sono potute attivare.

“L’idea di questo progetto – precisa Matteo Bacchi presidente del Comitato Genitori – è venuta a Valeria Intrusi, componente del gruppo operativo, ed è subito piaciuta a tutti. Lo spirito del progetto è quello di ricordare usanze e stili di vita del passato, utilizzando il dialetto romagnolo, una lingua che, a tutti gli effetti, ha unito le persone in tempi in cui non c’erano i mezzi di comunicazione odierni e dove le novità venivano raccontate a voce. Far conoscere il dialetto alle generazioni attuali – prosegue Bacchi – significa anche non far morire tutte le storie e le tradizioni dei nostri nonni. La generazione dei “genitori” odierni è forse l’ultima che ha ascoltato queste storie raccontate direttamente in dialetto, in quanto utilizzato dai loro nonni e padri come lingua corrente. Sono i genitori e i nonni degli studenti di oggi che possono mantenere viva questa lingua popolare, ricca di storia, che altrimenti rischia di scomparire con loro. Questo progetto è nato proprio per questo – conclude Bacchi -. Per portare tra i bambini i suoni di questa lingua che i loro genitori e i loro nonni hanno usato e sentito come lingua “corrente” e che oggi, in parte se non del tutto, non viene utilizzata più”.

Nel corso del primo incontro, a presentare il progetto e a iniziare un primo approccio con il dialetto con gli alunni delle quattro classi 4^ a tempo pieno, è stata Diana Venturi, insegnante elementare a riposo, nonché primo cittadino e amministratore dal 1976 al 1990. Il secondo incontro riservato agli alunni delle tre classi 5^ a tempo pieno è in programma mercoledì 19 maggio, con Luciano Canducci, noto artista locale, sul tema “Foli ad Rumagna: me a so e fiol d’un strazer. Venerdì 28 maggio, tutte e quattro le classi 3^ a tempo pieno incontreranno Riccardo Pascucci e Leo Bartolini della Compagnia teatrale “De Bosch”, per parlare con loro sul tema “C’era una volta l’infanzia”, in che modo si trascorreva il tempo libero. Infine, sabato 29 maggio, gli alunni di una classe 4^ e di due 5^ a modulo incontreranno Gigetto Vernocchi e Pier Paolo Golinucci (detto “veloce”) della Compagnia teatrale “De Bosch” nel Cantiere poetico, in cui verranno lette e analizzate le poesie “E Palazoun” di Urbano Grassi e “E Carnevel de Bosc” di Giorgio Magnani.   

Negli scatti: in alto, un momento del primo incontro; sotto, la simpatica segnaletica segnaposto predisposta per l’occasione.