Valle Savio
Bagno di Romagna. Spente 36 candeline per il ristorante “Invito”
Una tappa fissa a Bagno di Romagna è la pizzeria/ristorante “Invito”, che si affaccia sulla via che aggira il paese da destra, salendo verso i Mandrioli.
Aperto nel 1988, il locale ora gestito da Ivan Ambrogetti, ma fondato dai genitori Pasquale e Patrizia Zappini, ha spento le 36 candeline. “Il locale è da sempre un punto di riferimento per la zona – fa presente il titolare Ivan -. Ha sempre dato continuità di servizi negli anni. È uno dei simboli di Bagno di Romagna”.
Poco più di un anno fa lo stabile è stato teatro di importanti lavori di ammodernamento e “dopo otto anni e mezzo trascorsi all’Orso Bianco di San Piero per motivi familiari ho preso le redini dell’attività dal 2019”. Oltre a pizze cotte nel forno rigorosamente a legna, è possibile gustare anche antipasti, carni e primi piatti, molti dei quali creati con materie prime dell’Alto Savio, “lavoriamo in doppi turni serali, non copriamo il pranzo ma offriamo salumi tipici, come lo zambudello, i tartufi bianchi e neri freschi tutto l’anno, senza dimenticare i funghi porcini e prugnoli”.
Lo staff è molto giovane e del territorio. “D’estate – sottolinea l’imprenditore – siamo in 15: apriamo anche il giardino all’esterno al lato del fosso della Cappella, un affluente del Savio. In inverno il numero si riduce. I ragazzi han voglia di fare, poi ce ne sarebbero di ancora più giovani, ma le leggi attuali ci impongono di non farli lavorare”.
Oltre ai tanti riconoscimenti ricevuti per la qualità della pizza da Restaurant Guru, una piattaforma online, l’Invito gode anche di un’ottima carta dei vini. “Offriamo vini e birre artigianali, con maggior attenzione per una selezione di bottiglie della Romagna. Oltre ai vini di casa quasi tutte le regioni vinicole sono rappresentate, soprattutto Trentino-Alto Adige, Piemonte e Toscana con anche grandissime etichette di Barolo, Barbaresco, Brunello e Super Tuscan come ad esempio Tignanello e Solaia. Inoltre abbiamo anche dei rosèe, senza dimenticare una collaborazione con la cantina della famiglia Moser”.
Guardando alla storia dell’attività inizialmente “eravamo un locale più notturno – ricorda Ivan – in quanto accoglievamo i clienti che uscivano dalla discoteca qui vicino. Inoltre si teneva anche il Premio Sport Terme con grandi ospiti del calcio come Tacconi, Sacchi, Bearzot e il giornalista Scanzi”. Nel corso degli anni sono passate altre personalità per una sosta a cena come Vittorio Sgarbi, il direttore artistico del Plautus Festival, Edoardo Siravo, l’ex calciatore Giaccherini, Alberto Tomba, Davide Ballardini, Dodi Battaglia dei Pooh e la tennista Lucia Bronzetti.
Cappelletti con porcini e tartufo nero (foto Marco Rossi)