Istruzioni anti-truffa, i Carabinieri incontrano le persone anziane

 

Continuano gli incontri organizzati dalla Compagnia Carabinieri di Cesena a favore della cittadinanza in generale, con una particolare attenzione alle persone anziane e fragili, che spesso vivono da sole, o che comunque non hanno compagnia per gran parte della giornata, finalizzate a fornire loro tutte le informazioni per tutelarsi da truffatori e malintenzionati.

Domenica scorsa sono avvenuti a Verghereto, dove il comandante della locale stazione dei Carabinieri, luogotenente c.s. Alessandro Di Sacco ha tenuto due incontri a margine delle funzioni religiose nella chiesa di San Michele arcangelo di Verghereto e in quella di Sant’Andrea apostolo, ad Alfero.  

Ad assistere agli incontri i numerosi fedeli del piccolo centro dell’alta Valle del Savio che normalmente si ritrovano la domenica per la Messa. A loro il comandante di stazione ha illustrato tutte le accortezze da seguire per evitare di subire truffe e furti. Dal non farsi ingannare dal modo di presentarsi dei truffatori, solitamente gentile ed elegante, alla necessità di non aprire ad alcuno e di non acconsentire mai alle richieste di soldi o preziosi. Tra i modus operandi più utilizzati dai truffatori vi è quello di spacciarsi per un avvocato o un maresciallo dei Carabinieri, che telefonano dichiarando che un loro congiunto è stato arrestato o coinvolto in un grave incidente stradale, preannunciando l’arrivo di un loro rappresentante per riscuotere denaro e contanti necessari per evitare problemi con la legge. Tra tutti il consiglio più prezioso in questi casi rimane sempre quello di chiamare immediatamente il 112 e riferire ai carabinieri della telefonata appena ricevuta, oltre che verificare autonomamente da subito con una telefonata ai parenti o allo stesso congiunto indicato dai truffatori, se realmente è risultato coinvolto nell’evento segnalato.

Il comandante ha poi fornito consigli utili per prevenire le truffe attraverso il cellulare, attuate sia mediante chiamate vocali che tramite sms o mail contenenti link, che i truffatori invitano a cliccare proponendo ad esempio investimenti vantaggiosi, ma che in realtà sono lo strumento utilizzato per conoscere pin e password personali, con i quali poter eseguire prelievi fraudolenti sul conto della vittima. Tra le truffe attuate più di recente c’è lo “spoofing”, con il quale i truffatori, grazie ad applicativi liberamente rinvenibili sul web, riescono a chiamare la potenziale vittima facendo apparire come mittente il numero da loro scelto, come ad esempio il numero di una banca o di una caserma dei Carabinieri, in modo da persuadere ulteriormente la vittima a cedere alle loro richieste truffaldine.

Gli incontri continueranno nel prossimo futuro in tutte le altre sedi delle stazioni Carabinieri della Compagnia di Cesena.

 

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