San Martino in Appozzo in festa

San Martino anche quest’anno non viene dimenticato dagli abitanti di San Martino di Sarsina. La località nata intorno alla pieve millenaria porta il nome del Santo ed è ubicata in un promontorio eccezionale a metà strada tra Sarsina e Sant’Agata Feltria, in linea d’aria.

Un luogo scelto da mille anni e oltre. Alle 15 di domenica 15 novembre si terrà la Messa cantata, alla quale per quest’anno non seguirà il momento conviviale.

Una struttura, questa di San Martino, che nei secoli ha visto notevoli trasformazioni. Sul retro, guardando il muro in pietra della chiesa, a mio parere (non è scritto nei libri: non esistono libri su san Martino in Appozzo) è visibile parte del campanile a vela, inglobato nel muro successivamente rialzato: una ipotesi interessante. Dopo la messa, riempirà l’atmosfera la musica delle trombe “Geloso”, che compiono 60 anni: prodotte dalla famosa ditta nel 1960, furono acquistate dal parroco don Vittorio Morosi, anticipatore dei tempi. Grande perdita, alla morte del sacerdote nel 2007, è stato lo smarrimento dei manoscritti dove c’era tutta la storia di 57 anni di San Martino. Una sorta di diario quotidiano, dove era annotato il tempo e tutti gli avvenimenti della comunità. Sono riuscito a rintracciarne alcuni appunti interessanti del 1956 che fotografano la realtà. Vi si legge: “la prima neve cade il 21 novembre, il 22 maggio viene inaugurato il ponte sul Savio, il 27 maggio le elezioni con il trionfo della Democrazia Cristiana, il 22 giugno parte la prima telefonata da San Martino in agosto si inizia la strada per Tivo, il 6 ottobre la ruspa termina il lavoro della strada di Bonsignano. Nel territorio della parrocchia esistono 22 motociclette, due automobili (una dei signori del Piano e una di quelli del Castello), un camion, due trattori, una falciatrice e una trebbiatrice”.

Le tre campane della ditta Brighenti compiono 90 anni, fuse nel 1930: hanno una accordatura maggiore straordinaria, che le rende, a mio avviso, le campane migliori mai udite. Migliori anche di quelle di Ciola, i cui parrocchiani si vantavano un tempo con gli abitanti del capoluogo di Mercato Saraceno affermando di avere le campane migliori. D rimando i Mercatesi rispondevano di avere la Banda musicale migliore.

Nel 1886 in parrocchia abitavano 700 persone, nel 1915 si ridussero a 539, arrivando a 397 nel 1954 fino agli attuali 35.