Diocesi
Scambio di auguri, in curia a Cesena, alla presenza del vescovo Douglas
Scambio di auguri, questa mattina, in Curia a Cesena. Alla presenza del vescovo Douglas, i direttori degli uffici pastorali e di quanti operano e lavorano nei vari organismi diocesani, si è svolto un breve incontro di riflessione in vista del Natale.
Il vicario generale e moderatore di curia, monsignor Pier Giulio Diaco, ha introdotto il momento dicendo che con il Natale “si rinnova per noi l’incontro più atteso della nostra vita”. Inoltre, ha aggiunto che “il lavoro che ci viene chiesto ci mette alla prova, ma ci aiuta anche a crescere nelle relazioni fraterne tra noi”.
Monsignor Regattieri ha ricordato che con gli uffici di curia ormai si è instaurato un metodo di lavoro basato su “confronto, dialogo e programmazione“. In seguito ha proposto tre parole come guida per un cammino comune. La prima è “pace“. Il vescovo ha consegnato il messaggio di papa Francesco per 51esima Giornata mondiale della pace che si celebrerà il prossimo primo gennaio. Messaggio che ha a tema i migranti e i rifugiati, uomini e donne in cerca di pace. “Abbiamo il dovere dell’accoglienza – ha detto il vescovo -. Siamo chiamati ad avere verso l’altro uno sguardo contemplativo. L’altro è un’occasione di incontro con il Signore. L’apertura della casa di accoglienza notturna che abbiamo ufficializzato lunedì scorso è una bella notizia per me. Il Signore ci chiede di fare qualcosa verso chi ci vive accanto. Non possiamo stare con le mani in mano“.
La seconda parola è stata “curia“. “In curia, come ha ricordato ieri papa Francesco alla curia romana, ci deve animare il primato diaconale. Il vescovo ha bisogno di tutti voi e che lavoriate con tutto voi stessi, con spirito di servizio. Il fatto di essere qui, in questi bei locali molto accoglienti, ci deve aiutare ad aumentare il nostro rapporto comunitario, da vivere in un’ottica di sinodalità“.
La terza parola è “regolamento“. Ne è stata stilata a una bozza. “Nulla di oppressivo – ha precisato monsignor Regattieri -. Niente di nuovo rispetto a quello che già si fa. Ascolto, aiuto, collaborazione e consiglio, le parole che devono giudare il lavoro di tutti. E prima di tutto, confidiamo nella Grazia di Dio e nell’aiuto del Signore”.