Diocesi
Gmg a Lido di Savio. Monsignor Toso ai giovani: “Sia un nuovo inizio”. Trasfigurati dalla fretta di Maria, “trasfigurate il mondo”
Una vita “trasfigurata dal suo amore” che possa trasfigurare e portare Cristo al mondo intero. È l’augurio del vescovo di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso ai giovani delle diocesi sorelle della Romagna che questa mattina all’alba hanno celebrato la Messa insieme al bagno Lo spiaggino di Lido di Savio, in comunione col Campo da Graca di Lisbona dove gli altri giovani romagnoli assieme a quelli di tutto il mondo hanno vissuto la Veglia e partecipano alla Messa finale della Gmg.
Nel giorno della Trasfigurazione, di fronte a un’alba sul mare che sembra la rappresentazione della pagina del Vangelo di Matteo, monsignor Toso richiama e attualizza i temi della Gmg e il messaggio del Papa: “L’essere in riva al mare ci ricorda le sponde del mare di Galilea là dove Gesù incontrò e chiamò Simone e Andrea, Giacomo e Giovanni perché lo seguissero – dice nell’omelia -. Venite dietro a me, vi farò divenire pescatori di uomini. Un tale invito il Signore continua a rivolgerlo anche a noi. Accogliamolo con slancio. generosità. Come vescovo e successore degli apostoli, ripeto a voi l’invito di Gesù a nome dei vostri vescovi”.
È quel “Si alzò e andò in fretta”, il cuore del messaggio della Gmg ai giovani: “I discepoli di Gesù Cristo sono uomini e donne che ‘si alzano’ perché il Signore per primo si è alzato. È risorto, perché noi risorgessimo con lui a vita nuova. Nel guardare il sole che sorge, il nostro cuore torni al mattino di Pasqua di cui facciamo memoria nella nostra Eucaristia in questa domenica della Trasfigurazione”. “Cari giovani – conclude – con il vostro cuore ardente d’amore, sognate un mondo nuovo, un’Europa che metta a frutto il suo ingegno per spegnere focolai di guerra e accendere luci di speranza”.
L’invito di monsignor Toso ai giovani è quello di “prendere il largo”: “Chi ama e vive Cristo, coglie i bisogni più profondi della gente, e prende il largo. Solo da cuori ardenti di amore per Dio, da anime candide e forti, può derivare per il mondo un nuovo annuncio di rinascita”. A volte, prosegue il vescovo, “noi adulti siamo scettici nei confronti dei giovani”. Ma anche nelle vicende dell’ultima alluvione siamo stati smentiti, con quell’alluvione di solidarietà che ha potato volontari di tutto il mondo a spalare e dare una mano a chi aveva bisogno. “Ci avete mostrato che nei vostri cuori abita uno slancio di bene. Nei giovani c’è il desiderio di essere per gli altri, per Dio, Infinito Amore. Voi avete l’intuito della solidarietà, che vi fa muovere come rondini che, arrivando, annunciano la primavera. Occorre però trasformare i momenti straordinari di solidarietà in atteggiamenti duraturi, in cammini lunghi.
Il dono di sé non può essere uno spot, una storia di Instagram che fra 24 ore è già scomparsa: l’amore, la fede e la speranza che animano l’uomo hanno bisogno di radici profonde e di una cura costante”. Come Chiesa, aggiunge “vogliamo investire, specie in questo tempo di grandi crisi, nella vostra educazione. Voi siete il tesoro della società”.
La Gmg può essere “un nuovo inizio”, per chi è andato a Lisbona, ma anche per chi è rimasto qui: il là di una nuova vita “samaritana e missionaria”, trasfigurata dalla “fretta buona” di Maria che visita sua cugina Elisabetta. Giovani animati dal fuoco d’amore che c’è in Maria, con la gioia che abbiamo visto in questi giorni a Lisbona e ieri a Savio, possono trasfigurare il mondo. È anche il messaggio della Madonna a Fatima, quello di un Dio che chiama alla conversione, alla libertà e alla pace, “che desidera forgiare nei giovani un cuore colmo d’amore, per fare della loro vita, sull’esempio di Maria, un dono per Dio e per gli altri”.