Il prefetto Antonio Corona: “Usiamo meno pancia e più testa”

Affollato il consiglio comunale straordinario sul tema della sicurezza che si è da poco concluso a Savignano sul Rubicone.

Erano presenti, seduti sugli scranni della Sala consiliare insieme al sindaco Filippo Giovannini, ilvice questore vicario Giuseppe Simonelli, ilcomandante provinciale dei Carabinieri colonnello Fabio Coppolino, ilcomandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Ugo Poggi, il prefetto Antonio Corona.

Erano in sala anche il capitano della stazione dei Carabinieri di Cesenatico Flavio Annunziata, iltenente del comando stazione Carabinieri di Cesenatico Matteo Alessandrelli, il centro della Polizia locale Unione Rubicone e Mare Alessandro Scarpellini, il comandante della stazione dei Carabinieri di Savignano Salvatore Pagano e il comandante della tenenza della Guardia di finanza di Cesenatico Michele Roberto.

Dopo gli interventi del sindaco e dei Consiglieri comunali, ha preso la parola il vice questore Simonelli: “Non neghiamo che ci sia stato un lieve aumento dei reati negli ultimi mesi, concentrato nei mesi estivi del 2018. Incidono su questo i reati di ‘scarso allarme sociale’ che fanno alzare le statistiche. I reati come furti e rapine, sono rimasti stabili, con un apprezzabile decremento negli ultimi mesi. Gli interventi specifici che abbiamo messo a punto, anche con reparti specializzati di prevenzione del crimine hanno dunque portato buoni risultati. Per esempio, la cattura proprio sul territorio di Savignano della banda che rapinava farmacie; di recente abbiamo fermato un’altra banda”.

“Abbiamo poi comminato un paio di Daspo urbano. Ieri sera l’ultimo controllo a Savignano con il reparto Prevenzione crimini. Pensiamo di essere sulla strada buona”.

Il colonnello Coppolino ha quindi proseguito spiegando che i Carabinieri presidiano il territorio anche di notte, dalle 22 alle 07. “Attenzione. Molte cose che facciamo non si vedono e non si sanno. Le saprete dopo. Dobbiamo però riflettere tutti su come gestiamo la sicurezza. Ci sono persone che affittano appartamenti  in nero e non si chiedono perché  gli inquilini  escono di casa la sera e tornano  il mattino. L’occhio del cittadino è molto importante così come il contatto. La stazione è aperta h24, telefonate”.

La Polizia locale può aiutare molto, ha proseguito il militare “ma sarebbe necessaria un’estensione dell’orario”.

Parole rassicuranti anche dal comandante Poggi: “Non solo il centro abitato è presidiato, ma anche le vie di comunicazione, ci serve per indagare le ragioni che portano alcune persone a stanziare in certi luoghi. Vedi, ad esempio, la questione del caporalato. Noi accertiamo chi esce al casello, chi ha preso la residenza in una certa località. Negli ultimi due anni, ci sono stati 254 controlli su questo territorio. Ciò significa aver verificato oltre 2000 alloggi. Le tecniche di indagine sono varie, facciamo attenzione ai sintomi che segnalano una certa presenza di sacche di criminalità. Lavoriamo spesso in borghese”.

Infine il prefetto ha più volte invitato ad avere fiducia nell’operato delle Istituzioni. “La nostra Provincia, ha detto Corona ” sta al 45esimo posto nella classifica della sicurezza del Sole 24 ore. È la quarta in Emilia Romagna, oggettivamente una delle zone più sicure del Paese. I Sindaci dell’Unione hanno chiesto in potenziamento delle forze dell’ordine e noi abbiamo compreso il senso della richiesta. Ma in base ai dati non possiamo inventarci un’emergenza che non c’è. Bisogna fare i conti con la realtà”. Ha quindi proseguito: “Nessuno è in grado di promettere l’azzeramento del crimine. Altrimenti non ci esisterebbero le Forze di polizia. C’è bisogno di vigilanza ma non siamo nel Far West.  Sono venuto qui con grande piacere perché ritenevo giusto che fossimo accanto a voi, però è pur vero che non siamo di fronte ad allarme straordinario”.

Quindi l’indicazione ai cittadini di aumentare il livello dei sistemi difesa passiva e al sindaco l’invito ad assumere più vigili urbani. E l’annuncio che è allo studio un coordinamento delle varie forze di Polizia decentrato sul territorio.

“Non posso militarizzare Savignano. Io tornerò ma voifate funzionare il controllo di vicinato. Non lasciate più le chiavi sulla porta di casa e abbiate fiducia nelle iistituzioni.Il nostro Paese vive troppo sulla pancia. Usiamo la testa, con lucidità e oggettività”.