Ai Cappuccini di Cesena arriva fra Giuseppe De Carlo

Nei mesi scorsi i Frati Minori Cappuccini dell’Emilia-Romagna hanno eletto a guida della provincia religiosa fra Giacomo Franchini. Fra’ Giacomo, frate non sacerdote – caso più unico che raro, primo in Europa, dopo il placet di papa Francesco – guiderà la provincia per tre anni.

I frati francescani, non solo i cappuccini, seguono la Regola di Francesco d’Assisi che scrive così: “Si guardino bene i frati di non accettare as­solutamente chiese, povere abitazioni e quanto altro vie­ne costruito per loro, se non fossero come si addice alla santa povertà, che abbiamo promesso nella Regola, sempre ospitandovi come forestieri e pellegrini. Comando fermamente per obbedienza a tut­ti i frati che, dovunque si trovino, non osino chiedere lettera alcuna [di privilegio] nella curia romana, né per­sonalmente né per interposta persona, né per una chiesa né per altro luogo né per motivo della predicazione, né per la persecuzione dei loro corpi; ma, dovunque non saranno accolti, fuggano in altra terra a fare peni­tenza con la benedizione di Dio” (FF 122-123). 

Entro la data della festa dell’Impressione delle Sacre Stimmate di san Francesco (17 settembre) ogni frate si deve trovare nella nuova fraternità assegnatagli dall’obbedienza.

Al convento dei Cappuccini di Cesena c’è un solo cambio: frate Francesco Pavani dopo un triennio lascia Cesena per assolvere il compito di guardiano (superiore) nel convento di Castel San Pietro Terme.

Al suo posto da Castel San Pietro arriva fra Giuseppe De Carlo da Ruoti (Potenza) sacerdote, professore di Sacra Scrittura e insegnante presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose, a Forlì. È anche vicepostulatore della causa di beatificazione di padre Guglielmo Gattiani. Da qualche anno sono presenti frati cappuccini provenienti dall’Etiopia: fra Ermias Philippos Gadebo da gennaio ha sostituto fra Mattheos Chemisa Asra, tornato in Africa.