“Il battesimo è dono”, il ritiro di Curia in Seminario

“Riscoprire la bellezza della nostra fede”, per essere cristiani attrattivi come i primi cristiani che suscitavano stupore e meraviglia. Il tema del piano pastorale triennale è stato il filo conduttore del ritiro quaresimale che il vescovo Douglas ha guidato ieri sera in Seminario per i componenti degli uffici della Curia diocesana.

“La riflessione ci porta al battesimo, ci fa tornare alle origini e da cristiani ci fa riscoprire il dono di essere figli di Dio – le riflessioni del vescovo -. Il battesimo è dono, dato senza avere nessun merito. È Grazia: elargito anche ai peccatori. È luce, lavacro e sigillo: ci custodisce nella signoria di Dio”. 

Battesimo, fede, essere discepoli: “L’amore del Padre per noi è il punto di partenza del percorso battesimale. Eravamo nel cuore di Dio, nel suo progetto, come dice il Salmo 139. Dal Padre viene il suo disegno di salvezza per ciascuno di noi – ha proseguito il presule -. Siamo stati amati dal Padre, e salvati da Cristo. È una grazia senza meriti. Accogliamo il dono che ci salva. E il nostro fare Chiesa, fare comunità, è un dono dello Spirito”.

“Il Battesimo ci permette di rivolgerci verso Oriente, espressione antica che indica il voltarci verso la luce che salva, cioè verso Gesù. Siamo orientati verso Gesù, il sole che sorge? – è una delle provocazioni proposte dal vescovo -. C’è un occidente che ancora sogniamo?”. E ancora: “Siamo luce per chi incontriamo? Il Battesimo è una illuminazione, come dice anche San Gregorio. E noi, siamo luce per gli altri? Il sole che sorge ci illumina e diventiamo luce noi stessi. Se dunque abbiamo ricevuto una luce, ora la dobbiamo diffondere. Il nostro essere cristiani ha sempre una ricaduta”. 

Riprendendo le conclusioni del Vangelo di Marco (lo stesso della festa di San Vicinio), monsignor Regattieri ha richiamato i discepoli che hanno ricevuto il mandato missionario a partire dalla loro incredulità: “Nonostante le nostre fragilità possiamo fare del bene. Nonostante il nostro essere vasi di creta”.

“Il Battesimo ci ha incorporati in una famiglia dalla quale non possiamo disgiungerci. Poter condividere il cammino di fede in famiglia, in parrocchia, nelle associazioni è garanzia e consolazione: così facciamo comunione con Gesù e con gli altri. Sentirci membri di una comunità significa sinodalità. Abbiamo consapevolezza di essere membri di un corpo vivo che è la Chiesa?”, è stata la riflessione conclusiva del vescovo. 

Il ritiro è proseguito con l’adorazione eucaristica nella chiesa del Seminario, con la cena preparata dai volontari del Seminario e la condivisione delle riflessioni.

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