Natura spettacolo, la campagna cesenate è tutta un giardino fiorito

Dal 30 marzo 2017 portiamo avanti la campagna denominata “Natura spettacolo”. Da allora abbiamo pubblicato centinaia, forse migliaia, di fotografie in cui il nostro territorio appare in tutto il suo splendore. E lo abbiamo fatto con costanza, grazie anche al sostegno di alcuni nostri lettori e amici collaboratori, tra cui vanni citati il “nostro” fotografo Pier Giorgio Marini e l’amico e attento osservatore Marino Savoia. 

Altri lettori ci hanno sostenuto e hanno alimentato questa galleria sconfinata di bellezze della natura. Una natura che qui, in questo fazzoletto di Romagna, è prodiga di meraviglie, come in marzo in particolare accade ogni anno.

Ci riferiamo al periodo della fioritura degli alberi da frutto. Si comincia con gli albicocchi, con i fiori bianchi sui rami quasi neri. Poi arriva il rosa dei peschi e via via tutti gli altri, dai susini, ai meli e ai peri. Scampoli di campi, a volte ettari, che mi piace dire, curati come giardini. Una meraviglia per gli occhi e per il cuore. Poi ci sono i tramonti, gli arcobaleni, le albe, i temporali. Tutto incredibilmente bello e mai scontato che desideriamo porre all’attenzione dei lettori. Sì, perché quello che abbiamo a disposizione non è mai scontato ed è sempre un dono.

Proponemmo allora, e lo riproponiamo oggi, il tour nelle nostre campagne (quella faentina e quella ravennate non sono da meno, vedi foto sotto). Alcuni territori sono davvero un autentico incanto. Basta transitare, per citare le località con la maggiore concentrazione di frutteti, lungo le frazioni di Bulgaria, Bulgarnò, Ruffio, Gattolino, Martorano, Ronta e Pievesestina, e i paesi posti all’inizio della valle del Savio, San Vittore e San Carlo e tutto il fondovalle di Calisese, fino ai piedi di Sorrivoli (Roncofreddo). Mi chiedo oggi, come mi domandai sette anni fa: come mai non vengono portati i bambini delle classi delle elementari a vedere tanta bellezza? A riconoscere un pesco da un melo? Ad ammirare un incanto che non sappiamo ancora per quanto duri. E perché non proporre lo stesso ai turisti? Chi vede le nostre campagne in questo periodo ne rimane estasiato.

Nulla di tutto questo è accaduto, ma noi non demordiamo. Andiamo avanti nella proposta. Non ci sono solo i musei e le bellezze artistiche. Ci sono anche quelle naturali, in questo caso curate e custodite come meglio non si potrebbe da mani d’uomo a servizio della mente del Creatore. 

Queste due foto sono state scattate a Faenza il 14 marzo 2024, due giorni fa, in un terreno dedicato per 10 ettari a pescheto

Resta aggiornato iscrivendoti al canale WhatsApp del Corriere Cesenate. Clicca su questo link