Rubicone
Coronavirus e lavoro. L’imprenditore Gardini dell’omonimo mobilificio: “Molte spese e zero incassi. Bisognerà ripensare tutto”
Emergenza sanitaria e attività economiche: due esigenze in senso opposto, ma che ormai hanno bisogno di convivere, come da più parti viene indicato.
In queste settimane di lockdown abbiamo ascoltato tanti operatori di settori diversi. Ora è la volta dell’architetto Marco Gardini, titolare assieme alla sorella dell’omonimo mobilificio con sede a Gatteo.
Dottor Gardini, come ha inciso su di voi questo blocco di attività?
Ancora prima del decreto legge abbiamo chiuso tutti i negozi e sono rimasti a casa tutti i dipendenti. Abbiamo deciso questo atteggiamento per salvaguardare la salute di tutti e cercare di non fare girare dipendenti e clienti.
Poi le nuove normative hanno imposto la chiusura. Ora siamo ancora chiusi in attesa di istruzioni. Il blocco dell’attività è di certo deleterio per attività commerciali come la nostra. E’ vero che abbiamo fermato una parte di dipendenti, ma una parte deve continuare a lavorare. Per esempio l’amministrazione ha bisogno di lavorare così come lo sviluppo delle commesse in corso. Non si riesce a fermare tutto. Le spese di gestione rimangono: affitti, assicurazioni, utenze, contratti con fornitori, mentre chiudendo i negozi non ci sono le vendite. In due parole, molte spese e zero incassi.
Quanti siete al lavoro?
Al momento assunti a tempo indeterminato ci sono in 35 persone, oltre al sottoscritto e a mia sorella. In più più ci avalliamo di una decina di artigiani che lavorano quasi solo per noi.
Ora quanti in cassa integrazione?
Per il momento sono tutti in cassa integrazione, chi in maniera totale chi in maniera parziale. Alcuni continuano a lavorare, ma con un orario ridotto. Altri sono del tutto fermi.
Oltre al quartier generale di Gatteo dove oltre ai magazzini e agli uffici c’è il negozio più importante, abbiamo negozi a Cesena, Ravenna, sulla via Emilia a Longiano. Ne abbiamo uno anche a Rimini che è zona rossa.
Quali attività o iniziative avete intrapreso per fare fronte all’emergenza?
Come a tutti questa cosa ci ha preso impreparati. Da subito abbiamo attivato una polizza assicurativa per tutelare i dipendenti perché pensiamo che le risorse umane siano importantissime per l’azienda. Abbiamo chiamato una ditta certificata per sanificare tutti gli ambienti di lavoro. Questo non solo nella sede di Gatteo, ma anche nei negozi.
Abbiamo dotato di mascherine, guanti e gel sanificanti tutti quelli che lavorano. Ci siamo fatti dare dei flaconi sanificanti per sanificare i camion e le merci che consegniamo ai nostri clienti. Abbiamo attivato dei sistemi di progettazione e consulenza d’arredo a distanza con video chiamate tra nostri operatori e i clienti. Abbiamo preso una macchina che crea ozono per sanificare tutti i giorni gli ambienti di lavoro.
I clienti vi hanno chiesto dilazioni di pagamento?
Noi al momento abbiamo pagato i nostri fornitori e fatto fronte a tutti gli impegni che abbiamo preso. Come si dice “la nostra parte la facciamo correttamente”. Alcun nostri clienti hanno fatto fronte agli impegni. Altri stanno temporeggiano. Alcuni hanno già annunciato che avendo perso il reddito non possono far fronte agli impegni. Senza parlare di chi ha annullato le commesse già fatte perché non faranno la stagione turistica oppure non hanno più reddito oppure per paura.
Avete voi in mente qualcosa in merito?
Ancora siamo molto confusi, spesso ci confrontiamo fra di noi. Bisognerà ripensare a tutto.
Certamente alle distanze fra colleghi di lavoro ma anche fra clienti. Occorrerà ricevere clienti solo su appuntamento. E dove possibile, attivare collegamenti a distanza tramite web. Inoltre pensiamo di intensificare la comunicazione e di calibrare nuove promozioni.
Il commercio online pare molto in crescita. Voi siete presenti online da tempo. Come è andata in queste settimane?
Il nostro negozio online
Come vedi il prossimo futuro? Cosa cambierà? Voi quali strategie adotterete?
Come tutti stiamo a vedere come sarà il futuro, certo che dopo uno stop così importante mi sento abbastanza pessimista. Stiamo lavorando per investire di più sul negozio online
Cosa ha insegnato questa pandemia?
Dopo uno smarrimento iniziale, eravamo immersi nelle varie attività e non si pensava ad altro, ci siamo fermati e abbiamo avuto più tempo per stare a casa con le nostre famiglie e sono riemersi quei valori che davamo per scontati: la casa, la famiglia, la condivisione di certi lavori insieme, le lunghe chiacchierate con i figli e con la moglie che magari prima non facevi perché ognuno era impegnato nel suoi affari. Vivendo di più in casa, abbiamo ancor più preso consapevolezza di quanto sia importante in ogni suo ambiente, dalla cucina al soggiorno, dal bagno alla camera da letto. Ecco perché ritengo che sarà sempre più importante nel prossimo futuro il nostro lavoro, che nasce per rispondere all’esigenza che hanno le persone di saper vivere la casa nel migliore dei modi. Noi saremo pronti per soddisfare tutti i nostri clienti, vecchi e nuovi, con i prodotti e il servizio che da oltre 50 anni ci contraddistinguono.