Domani nella chiesa “dei Servi” torna la tradizionale celebrazione di Santa Rita

Bambini al seguito di mamme o nonne e neonati che riposano beati nelle carrozzine in una chiesa intrisa di profumo di rose. I piccoli e i fiori simbolo di amore e devozione, che a maggio sbocciano in tutta la loro bellezza, sono i protagonisti della festa di Santa Rita che si celebra domani al santuario dell’Addolorata (chiesa dei Servi), in corso Garibaldi a Cesena.

Una tradizione sentita da tanti cesenati che giunge a pochi giorni dalla possibilità di tornare a celebrare la messa con i fedeli dopo il lockdown. Non mancheranno comunque  le accortezze per contenere la diffusione del Covid 19, in particolare per quanto riguarda l’appuntamento più atteso: la benedizione dei bambini e delle rose delle 16.30.

“Per evitare assembramenti, le benedizioni si terranno tutto il giorno dopo ogni messa e nel pomeriggio già a partire dalle 15 – informa padre Eugene Nchimbi Cassian, rettore del Santuario dell’Addolorata, retto dai Missionari del Preziosissimo Sangue –.  Poter tornare a celebrare la messa con la presenza dei fedeli è una grande gioia. Durante la fase 1 abbiamo sempre tenuto aperte le porte della chiesa per chi voleva entrare a pregare”.

La festa – tra le varie celebrazioni dedicate alla santa di Cascia nel territorio è tra le più seguite – è stata preceduta dal triduo iniziato martedì.

Domani nel corso della mattinata sono previste le celebrazioni alle ore 8, 9, 10, 11 mentre alle 12 è la volta della supplica a Santa Rita. Altri appuntamenti del pomeriggio sono il rosario alle 17.30 e alle 18 la messa presieduta da monsignor Piergiulio Diaco, vicario generale della Diocesi.

Padre Eugene Nchimbi Cassian, 48enne originario della Tanzania, è rettore del santuario dell’Addolorata dallo scorso gennaio, succeduto a don Dino Gioia trasferito a Rimini. Alla chiesa dei Servi con lui c’è il carismatico don Luciano Bugnola, attualmente ricoverato in ospedale. “A Cesena mi trovo molto bene anche se i primi giorni sono stati difficili per via della lingua, qui sto trovando molta collaborazione”, conclude.