Sgarbi… intollerabili

La Diocesi risponde a Vittorio Sgarbi che si è fatto fotografare sdraiato sul presbiterio della pieve di Monte Sorbo. Molte le lamentele per un gesto che è parso ai più una provocazione. Il vescovo Douglas ha scritto una lettera al parlamentare nella quale ha manifestato la propria “indignazione per il gesto plateale e per niente rispettoso del luogo sacro”.

Ecco il testo di un breve comunicato.

La foto della recente visita dell’onorevole Vittorio Sgarbi alla pieve di Monte Sorbo, diffusa dalla stampa, postata in rete e inevitabilmente oggetto d’ironia, stupisce e rattrista.

Il noto critico d’arte non è certo nuovo a improvvise sortite nei luoghi storico-artistici del nostro Paese, e ogni volta fa notizia finendo nelle cronache, che ne enfatizzano la pubblicità: ma l’immagine immortalata, disteso sul pavimento davanti all’altare maggiore dell’antico tempio plebano, non gli fa onore; fatichiamo a ipotizzare una sua analoga posa nel duomo di Milano o di Firenze, e questo ci addolora ancora di più.

La chiesa è un luogo sacro e come tale va rispettata da chiunque e visitata degnamente. Saremmo stati ben lieti di guidare e accompagnare lo storico dell’arte in un luogo così carico di storia, arte e devozione: bastava un semplice cenno; gli avremmo pure e volentieri omaggiato il volume che illustra quell’edificio nobilitato dall’habitat circostante, portandolo anche a vedere la quattrocentesca Madonna di Monte Sorbo nel Museo d’Arte sacra. Ma egli ha preferito la sua modalità: che dispiace e che non approviamo.