Un progetto sul pittore cesenate Scipione Sacco, “alumno primario” di Raffaello

Un progetto culturale di spessore per la “fase 2” con l’apertura, da oggi, di vari musei. Lo presenta il direttore del Museo e biblioteca Renzi di San Giovanni in Galilea, Andrea Antonioli.

Vede la collaborazione delle più importanti istituzioni culturali a livello regionale e nazionale (Istituto Beni culturali della Regione Emilia-Romagna, Ministero per i Beni e le attività culturali) e di diversi musei del territorio: il museo Renzi, il museo “Leonardo da Vinci e la Romagna” di Sogliano, la fondazione “Tito Balestra” e il Museo d’Arte sacra di Longiano. Al centro, la figura di un pittore romagnolo di talento, una figura rimasta nell’ombra per cinque secoli. Si tratta di Scipione Sacco, “alumno primario” di Raffaello, autore di dipinti pregevoli distribuiti nelle chiese del cesenate e di una pala che si può ammirare presso la Pinacoteca civica della città di Cesena.

“Il progetto – spiega Antonioli – comprenderà una mostra itinerante, un prezioso volume e un ciclo di conferenze, il cui programma è stato inserito dalle massime autorità culturali nel palinsesto nazionale e internazionale del 500° anniversario della morte di Raffaello. Scipione Sacco nacque a Sogliano dove visse i primi 18 anni della sua vita e operò soprattutto a Cesena, ma anche a Longiano, città nelle quali sono state oltretutto intitolate aree pubbliche a suo nome”.

Del comitato scientifico del progetto fanno parte Giovanni Paolo Tesei, noto architetto e esperto d’arte di Roma, il critico ed esperto d’arte cesenate Orlando Piraccini e le funzionarie dell’Istituto per i Beni Artistici, culturali e naturali della Regione, Fiamma Lenzi (settore Musei) ed Elisabetta Landi (settore Arte).

Il progetto è sostenuto dai comuni di Sogliano, Borghi e Longiano.