Acli: “Accogliamo chi fugge dall’Ucraina”

Le Acli condannano “in modo deciso” il ricorso alle armi. In una nota ribadiscono che “la guerra non è mai dialogo, né prima, né dopo, ma è soltanto una sconfitta per l’umanità. Solo un modo diverso di ripensare il rapporto tra popoli e nazioni e l’umanità costruiscono la pace”.

Già in queste ore, migliaia di persone stanno tentando di fuggire dal Paese, in cerca di sicurezza e con ogni probabilità il loro numero non potrà che aumentare se non si troveranno le ragioni per porre fine a questi “assurdi giochi di guerra”.

Le Acli, presenti da anni in Ucraina, anche attraverso il Patronato, per accompagnare chi sceglie di emigrare nel nostro Paese, chiedono all’Unione europea e all’Italia di aprire senza esitazione le frontiere a chi fugge dalla guerra. Al Governo italiano le Acli chiedono di “facilitare l’ingresso ai familiari delle migliaia di donne e uomini ucraini che lavorano in Italia, curano quotidianamente le nostre famiglie e che sono una risorsa fondamentale per il Paese”.

“Ora tocca a noi essere solidali. Il primo passo da fare è pertanto cancellare l’Ucraina dall’elenco dei Paesi di origine sicura e permettere un ingresso rapido e protetto a chi scappa dalle bombe”.