Notizie del giorno: Papa a Santa Marta, Rosario da Pompei, Coronavirus, monsignor Olivero

Papa Francesco: a Santa Marta, “preghiamo perché le difficoltà di questo tempo ci facciano scoprire la comunione tra noi”

“Preghiamo perché il Signore ci dia la grazia dell’unità fra noi. Che le difficoltà di questo tempo ci facciano scoprire la comunione fra noi, l’unità che sempre è superiore ad ogni divisione”. È l’intenzione con cui il Papa ha cominciato la Messa a Santa Marta, trasmessa in diretta streaming e offerta per tutti coloro che soffrono a causa del coronavirus. (clicca qui)Intanto “la Santa Sede, facendo seguito al comunicato del 3 aprile corrente, proroga, sino al 3 maggio compreso, tutte le misure che sono state adottate fino ad oggi per far fronte all’emergenza sanitaria”. Ne ha dato notizia oggi la Sala Stampa vaticana. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: domani alle 21 il Rosario da Pompei su Tv2000 e in diretta social Cei

Avvenire, Tv2000, InBluradio, Sir e Federazione dei settimanali cattolici e Corallo, d’intesa con la Segreteria generale della Cei, invitano i fedeli, le famiglie e le comunità religiose a ritrovarsi domani, alle 21, per recitare insieme il Rosario che verrà trasmesso da TV2000 e InBluradio oltre che in diretta Facebook sulla pagina ufficiale della Cei. Questa volta andrà in onda dal Santuario della Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei. A guidarlo sarà l’arcivescovo prelato e delegato pontificio, mons. Tommaso Caputo, e si concluderà con la Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei. (clicca qui)Domani sera, ha commentato mons. Caputo, “il santuario di Pompei aprirà le sue braccia e il suo cuore a tutti i nostri connazionali perché la casa di Maria è anche la dimora degli uomini e delle donne del nostro Paese, che sta vivendo la sofferenza e la paura di una prova misteriosa e inattesa”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: da Taiwan 280mila mascherine per Vaticano e Cei

La solidarietà del mondo per l’Italia non si ferma. Sono arrivate 280mila mascherine dal governo di Taiwan per Papa Francesco, il Vaticano e la Cei e, attraverso di loro, per tutti coloro che, dalle strutture ospedaliere alle congregazioni religiose, stanno combattendo l’epidemia a fianco dei malati e delle persone più vulnerabili. Ad accoglierle questa mattina nella sede dell’ambasciata di Taiwan presso la Santa Sede in via della Conciliazione a Roma c’erano, con l’ambasciatore Matthew Lee, il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, padre Donato Cauzzo per i Camilliani e un rappresentante della Farmacia vaticana. Le mascherine sono “un segno della solidarietà e della vicinanza di Taiwan per l’Italia”, hanno affermato dall’ambasciata. Ma anche un aiuto alla Chiesa italiana, in memoria dei 100 sacerdoti morti in questi giorni di epidemia per Coronavirus. Le mascherine sono infatti uno “strumento di sicurezza” necessario ed essenziale per chi lavora a fianco dei malati. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Caritas italiana, al via la presentazione dei progetti di aiuto per i Paesi più poveri

Al via da oggi la presentazione dei progetti per dotare le strutture sanitarie presenti nei Paesi africani di dispositivi di protezione per il personale sanitario, indispensabile alla gestione dell’emergenza, e di strumenti terapeutici basilari per affrontare la pandemia. Lo ha reso noto la Caritas italiana, dopo che la Presidenza della Cei ha messo a disposizione 6 milioni di euro per aiutare i Paesi dell’Africa e altri Paesi poveri nell’attuale situazione di crisi mondiale legata alla pandemia di Coronavirus. Le iniziative dovranno essere concordate con le istituzioni pubbliche locali, nazionali, regionali e internazionali, con le autorità preposte, con tutte le realtà attive sul territorio negli stessi ambiti d’azione. L’obiettivo è quello di “favorire ogni sinergia, sia secondo le prassi ordinarie sia secondo quelle straordinarie richieste dalla situazione di emergenza”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: 2,7 miliardi dal bilancio Ue per sostenere il settore sanitario europeo

La Commissione europea ha proposto di attivare lo “strumento di sostegno dell’Unione europea nell’emergenza” il 2 aprile per sostenere direttamente i sistemi sanitari dei Paesi Ue nella loro lotta contro la pandemia di coronavirus. Oggi il Consiglio dei ministri Ue ha dato la sua approvazione, in modo che lo strumento da 2,7 miliardi di euro possa iniziare immediatamente a fornire sostegno diretto laddove più necessario. Lo strumento sarà utilizzato insieme ad altri strumenti dell’Ue, ad esempio la scorta medica di rescEu, che è in parallelo aumentata di 300 milioni di euro in aggiunta alla dotazione inizialmente proposta di 80 milioni di euro. In una prima fase, lo strumento di sostegno contribuirà a finanziare le necessità urgenti di forniture mediche, quali maschere e respiratori, il trasporto di attrezzature mediche e pazienti nelle regioni transfrontaliere, il reclutamento di personale sanitario aggiuntivo, nonché la costruzione di ospedali da campo mobili. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Paesi Bassi, la “rete d’amore” e la “banca del cibo” della diocesi di Rotterdam

Una “rete di amore” intessuta con una grande varietà di “azioni creative” è quella che si è creata nella diocesi di Rotterdam. La parrocchia di San Giovanni, che raggruppa cinque diverse comunità, in solidarietà ai coltivatori di tulipani della zona ha acquistato una partita di 200 mazzi di tulipani, che poi un gruppo di volontari ha distribuito nelle case con gli auguri pasquali. L’iniziativa è partita da un assistente pastorale, Rob Lijesen, che così ha spiegato: “Quando abbiamo avuto difficoltà a Rotterdam, i coltivatori di bulbi ci hanno sempre aiutato. Ora che stanno lottando, dimostriamo il nostro sostegno con un gesto”. Un’altra iniziativa è la banca del cibo: le chiese sono aperte per la preghiera e le collette di cibo sono una attività ricorrente. È ancora Rob Lijesen che ad esempio ha chiesto frutta ai parrocchiani: “Siamo riusciti a riempire una sessantina di borse di frutta” che poi sono state distribuite. “È nel dna delle comunità dare per gli altri che hanno meno. E i parrocchiani, che hanno poco, danno se stessi”. (clicca qui)

Coronavirus Covid-19: Pinerolo, il vescovo da ieri respira da solo. “Il Signore e Maria hanno fatto il miracolo insieme a medici e infermieri”

Buone notizie dall’Ospedale Agnelli di Pinerolo ieri, nel giorno di Pasquetta. “Da un’ora respiro da solo. Quasi. Magari ce la faccio. Il Signore e Maria hanno fatto il miracolo insieme ai medici ed infermieri”. Questo il messaggio inviato via Whatsapp dal vescovo Derio Olivero al vicario generale Gustavo Bertea dopo le 19.30 di ieri sera. “Il Signore e la Madonna siano lodati – ha risposto il vicario –. Sempre in sintonia. Ti vogliamo bene tutti”. E ha poi invitato a proseguire “nelle preghiere e nella speranza per lui, tutti gli ammalati, medici e infermieri”. Il vescovo di Pinerolo il 20 marzo, dopo alcuni giorni di forte stato influenzale, era risultato positivo al coronavirus. (clicca qui)