Dal Mondo
Coronavirus. Addio a Sepulveda, l’amato autore di “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”
Poco fa è stata diffusa la notizia della morte dello scrittore cileno Luis Sepulveda. Classe 1949, aveva 70 anni ed era ricoverato in Spagna all’ospedale di Oviedo, dove era stato trasferito alla fine di febbraio dopo averne accertato la positività al Covid-19. Autore molto amato in Italia, con alle spalle milioni di copie vendute, osteggiò la dittatura di Pinochet che gli costò un periodo di carcere e l’esilio.
La sua prima fatica letteraria, che lo consacrò e gli valse la fama mondiale, fu Il vecchio che leggeva romanzi d’amore (1989). Dal pubblico più giovane, e non solo, è ricordato, in particolare, per aver dato alle stampe il caso editoriale Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (1996) dal quale, due anni più tardi, è stato realizzato il film d’animazione La gabbianella e il gatto per la regia di Enzo D’Alò.
Tra i numerosi premi e riconoscimenti, ottenuti per le sue qualità di prolifico e valido scrittore, si ricordano il Premio Tigre Juan, il Premio Chiara alla carriera, il Premio Hemingway per la letteratura (2016) oltre a due lauree honoris causa, di cui una conferita dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Urbino.
A ottobre era stato a Milano per festeggiare il suo settantesimo compleanno, evento organizzato dalla casa editrice Guanda che pubblicava le sue opere nel nostro Paese. Fino all’ultimo ha lottato contro il virus con quello spirito combattivo che lo aveva contraddistinto fin da giovane. Adiós luchador (addio lottatore).