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Rimandata a dicembre la nuova Commissione europea. Slitta anche la Brexit?
Adesso è ufficiale. La Commissione guidata da Ursula von der Leyen non entrerà in carica il 1° novembre. Se proseguiranno senza ulteriori intoppi le procedure parlamentari per le audizioni dei commissari di Francia, Romania e Ungheria (nomi e date sono ancora da definire), e il voto finale di fiducia al collegio, la squadra della von der Leyen potrebbe entrare in carica il 1° dicembre. Ciò significa che l’attuale commissione presieduta da Jean-Claude Juncker sarà prorogata di un mese.
La notizia emerge dalla riunione dei capigruppo al Parlamento Ue, svoltasi nel pomeriggio, assieme al presidente dell’Assemblea David Sassoli. L’agenda della plenaria della prossima settimana a Strasburgo sarà dunque rivista e il voto di fiducia della futura Commissione dovrebbe essere spostato a novembre. Al momento non è però possibile disporre di date certe.
Mentre tra Ue e governo del Regno Unito non emerge ancora un accordo che dovrebbe essere votato dal Consiglio europeo del 17-18 ottobre. I capi di Stato e di governo che giungeranno all’appuntamento domani pomeriggio dovrebbero dare semaforo verde a un testo non ancora approvato, semmai lo sarà. E poi dovrebbe seguire il voto favorevole del parlamento britannico. Oggi fonti politiche non escludono che il premier Boris Johnson possa prendere carta e penna e chiedere una dilazione per il recesso, benché in passato avesse dichiarato: “Usciremo il 31 ottobre, altrimenti preferirei essere morto in un fossato”.
La stessa regina Elisabetta, nel recentissimo discorso di apertura del parlamento di Londra, ha affermato: “Una delle priorità del mio governo sarà quella di assicurare l’uscita dall’Ue del Regno Unito il prossimo 31 ottobre”. Ma i tempi appaiono troppo risicati.