Dal Mondo
I Simpson e quella lontana previsione dell’influenza orientale
Correva l’anno 1993 quando apparve in tv un episodio particolare di una delle sitcom più amate nel mondo, la statunitense The Simpsons. A rivederlo oggi si potrebbero scorgere alcune somiglianze con la situazione che stiamo vivendo a causa del Coronavirus.
Nella ventunesima puntata della quarta stagione (versione italiana), della serie creata dal fumettista Matt Groening nel 1987, accade che Homer, dopo aver assistito in televisione alla pubblicità di uno spremiagrumi, decide di acquistarne uno. Mentre il pacco con l’elettrodomestico sta per essere imballato in Oriente, in una fabbrica del Giappone, l’operaio influenzato tossisce sulla scatola aperta, contagiandone inevitabilmente il contenuto.
Dopo alcune settimane lo spremiagrumi arriva a casa di Homer, ma questi non è l’unico ad averlo prenotato. Altri cittadini di Springfield, persuasi dall’annuncio pubblicitario, se ne sono procurati uno. In breve tempo numerosi abitanti si ammalano a causa dell’Influenza Osaka, che si propaga a macchia d’olio fino a raggiungere i livelli di un’epidemia e facendo sprofondare la popolazione in un clima generalizzato di paura e ansia.
In realtà, se ci soffermiamo a paragonare le situazioni in gioco, si vedrà che questa volta non è possibile attribuire ai Simpson l’onore di aver centrato i pronostici, come avvenuto in altre occasioni, dato che le “assonanze” tra la Osaka Flu e l’odierno Coronavirus presentano nei fatti delle divergenze. Se nella puntata del cartoon americano il virus si sparge per mezzo di un pacco infetto, giunto da una fabbrica giapponese, oggi il Covid-19 è emerso a Wuhan, in Cina, e da qui si è propagato nel resto del mondo tramite il contatto diretto tra le persone.
Per di più, è alquanto improbabile che il virus possa spargersi attraverso una scatola proveniente dalla Cina, avendo esso vita breve. Come sostenuto dal portavoce dell’Oms Christian Lindmeier, i pacchi dalla Cina non comporterebbero conseguenze per il contagio. Comunque, se ci si vuole sentire sicuri, basta disinfettarne il contenuto. E, poi, quella nuvola verdastra di germi, che svolazza per la città di Springfield e che assale chiunque incontra sulla sua strada, è caratteristica di un cartone e alquanto distante dalla realtà. Quello che è certo, è che anche questa volta I Simpson sono riusciti a strapparci una risata, anche più di una, come accade ormai da quasi trent’anni.