Dignità violata
Dignità violata Ancora uomini donne e bambini trattati come numeri. Solo papa Francesco invoca la pace, in ogni occasione. Al momento rimane profeta inascoltato, spesso anche all’interno della stessa Chiesa. Un monito per tutti, noi compresi
Uomini, donne e bambini calpestati. Anche anziani. Persone la cui dignità viene violata senza che qualcuno riesca a sentirsi in crisi, in qualche modo in difficoltà. Senza che alcuno avverta un peso sul cuore, sulla coscienza, nell’anima, nell’intimo più profondo. Come se si trattasse di merce e non di vite umane. I casi avvengono tra noi, in questi giorni, nel XXI secolo, quello dell’intelligenza artificiale, dei robot che si sostituiscono al lavoro umano per alleviare le fatiche, per renderci la vita più semplice.
E invece succede che alle porte di Palermo cinque operai perdono la vita perché non adottano le misure di precauzione richieste dalla legge per quel tipo di intervento. Non le hanno adottate in quel tragico caso, ma non le adotta quasi nessuno. Basta osservare a ciò che accade nei cantieri vicino a casa, in questa nostra Romagna che pare più avanti rispetto a tante aree del Paese e del mondo. Accade anche qui, nel silenzio, a tratti omertoso, di tutti, o quasi tutti.
La dignità è violata nelle carceri dove la vita vale nulla e picchiare un uomo o un ragazzo pare sia la norma, in certe situazioni degradate. Ci si indigna alla notizia di ogni nuovo suicidio, poi tutto torna sotto silenzio, coperto dal nostro perbenismo che dimentica le fatiche di chi non è allineato con il conformismo generale. O ci sei o sei tagliato fuori e chi se ne importa se sei uomo, donna, ragazzo, bambino, nonno o zio, calpestati nei diritti e nella dignità.
Come accade nella Striscia di Gaza, dopo l’ignominioso e terribile attacco del 7 ottobre, con la popolazione invitata prima ad andare verso sud, per sfuggire ai bombardamenti su Gaza city, ora sollecitata a tornare verso nord per uscire dalla trappola di Rafah. Come se famiglie intere con ormai nulla con sé fossero pedine di un gioco di società, da spostare a seconda delle necessità di chi decide da che parte lanciare bombe e razzi che portano distruzione e morte. Lo stesso avviene in altre parti del mondo e vicino a noi in Ucraina dove Putin pare si diverta a giocare come fa il gatto col topo. Adesso mostra i muscoli con esercitazioni di truppe dotate di armi nucleari tattiche, mentre il Financial Times avverte l’Occidente sul rischio di attentati dinamitardi da parte di Mosca a infrastrutture in Europa.
Ancora uomini donne e bambini trattati come numeri. Solo papa Francesco invoca la pace, in ogni occasione. Al momento rimane profeta inascoltato, spesso anche all’interno della stessa Chiesa. Un monito per tutti, noi compresi.