Fase 3

Fase 3 In questa fase 3 può diventare più difficile mantenere una condotta di prudenza. Potrebbe essere forte la spinta ad immaginarci in un periodo post pandemia. Questo riguarda giovani ma anche meno giovani

In questi giorni si parla di una maggiore diffusione del virus, in particolare tra i giovani. L’allarme viene segnalato anche da chi opera sul campo. Il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, scrive un accorato appello ai giovani in cui gli esorta a evitare assembramenti.

Anche nella nostra Cesena è di qualche giorno fa la notizia allarmante di un quindicenne risultato positivo al tampone e che ha indotto oltre 100 persone in quarantena. Allarme per fortuna rientrato. Nella nostra Regione al momento la situazione sembra essere sotto controllo. Tuttavia le notizie nazionali, in particolare in alcune città come ad esempio Roma, indicano una tendenza ad assembramenti irresponsabili.

In questa fase 3 può diventare più difficile mantenere una condotta di prudenza. Potrebbe essere forte la spinta ad immaginarci in un periodo post pandemia. Questo riguarda giovani ma anche meno giovani.

Il mancato rispetto delle misure protettive si accompagna spesso a una presunzione di forza, a un sentimento di tracotanza che gli antichi greci chiamavano hybris. In questo atteggiamento è insito un diniego della realtà: un meccanismo di difesa arcaico che si basa sulla negazione del reale e su una sua lettura più “accettabile” per il mondo interno. L’uso eccessivo di questa difesa psicologica, può portare a una paralisi del pensiero e condurre verso azioni impulsive, ipomaniacali.

Si tratta di meccanismi che la mente adotta per difendersi dall’angoscia di morte. L’umore si alza e conduce verso comportamenti euforici, altamente rischiosi per sé e per l’intera comunità.

In questo frangente, carico di interrogativi, è importante conservare dentro di sé la speranza. Una speranza dosata, che contenga elementi di finitezza e limite. Un limite che dobbiamo accettare per evitare di vivere questo tempo con hybris, facendo prendere il sopravvento all’onnipotenza piuttosto che all’importanza dei legami.