Cinema e psiche
Cinema e psiche Nei film il mezzo espressivo prevalente è il registro iconico, lo stesso dei sogni. Nelle immagini che il regista ci propone possiamo trovare l'esatta rappresentazione affettiva di qualcosa di nostro. Le storie raccontate nei film ci permettono ogni volta di superare un limite.
Anche se il cinema non ha alcun presupposto terapeutico, la sua capacità di portare alla coscienza elementi profondi della psiche lo rende connaturalmente intrecciato allo psichico.
Antonio Damasio, nella Major Lecture “The Neurobiology of Feelings” (New Orleans, 2004), ha affermato che il cinema è il mezzo espressivo che riproduce più esattamente il funzionamento della mente umana, fatto di sequenze alternate, interrotte.
Nei film il mezzo espressivo prevalente è il registro iconico, lo stesso dei sogni. Nelle immagini che il regista ci propone possiamo trovare l’esatta rappresentazione affettiva di qualcosa di nostro. Le storie raccontate nei film ci permettono ogni volta di superare un limite, oltre il quale andiamo incontro ad una esperienza sconosciuta che sollecita la curiosità e il desiderio, proprio perché collocata in una terra di mezzo, al confine tra mondo esterno e mondo interno.
Questa dimensione scissa rispetto a quella reale contribuisce in maniera determinante a far sì che lo spettatore si lasci andare, aprendo la strada ad una partecipazione emotiva intensa. Il piacere che nasce dalla visione di un film è collegato alla rasserenante conferma di non aver perduto la capacità di sentirsi emotivamente in contatto con sé stessi, potendosi concedere anche di ripescare dentro di sé contenuti nascosti. Un qualcosa che era rimasto sconosciuto può allora rimettersi in moto grazie alla potenza evocativa della eclettica macchina cinematografica.
In questa ottica, il cinema può essere un’occasione per riattivare aspetti di sé, vivendoli in una dimensione “altra”, come avviene nel sogno. Al pari di ciò che avviene nel racconto di un sogno, la descrizione di un film, nella stanza di analisi, potrà essere un’occasione preziosa per accrescere la conoscenza del proprio mondo interno.