Domenica 15 aprile – 3ª domenica di Pasqua – anno B
Domenica 15 aprile - 3ª domenica di Pasqua - anno B Protagonisti dell’incontro che cambia la vitaAt 3,13-15.17-19; Sal 4; 1Gv 2,1-5; Lc 24,35-48
Prosegue la lettura degli Atti degli Apostoli che rimandano ad alcuni momenti cruciali del cammino di fede della Chiesa, legati ai primi passi di annuncio e testimonianza del mistero della nostra Salvezza: Gesù risorto ha riscattato per sempre la nostra vita dalla morte.
Se possiamo attribuire a ignoranza l’aver condannato e ucciso Gesù, è necessario con franchezza riconoscerne le conseguenze, confessarne la colpa e cambiare rotta. Ma l’ignorare può essere l’alibi che giustifica noi oggi? La lettera di Giovanni e il Vangelo suggeriscono passi concreti percorribili perché sia vinta l’ignoranza, e ciascuno sia protagonista dell’incontro che cambia la vita, l’incontro con il Dio fatto uomo.
Giovanni esplicita in modo essenziale come restare nella verità dell’incontro con Gesù che è anche il modo per esserne testimoni, per diffondere il messaggio per cui Gesù è vissuto, morto e risorto: vivere a modo Suo, vivere l’amore. Per i due discepoli di ritorno da Emmaus si rinnova l’esperienza dell’incontro con il Risorto: lì dove si sta parlando di Lui, lì dove si mette in comune qualche cosa di intimo e personale del proprio rapporto con Gesù, si percepisce la Sua presenza. E ancora una volta e di nuovo Gesù dona la Pace.
Perché il ricordo di Gesù non è solo motivo di emozione e nostalgia. Gesù viene e in modo nuovo resta con noi, non è ancora il modo definitivo, ma compie pian piano nella nostra vita quanto promesso in tutta la Scrittura. Luca ci consegna la sete, la fame, la necessità di accogliere le Scritture; motiva il lasciarcene penetrare e condurre, accompagna nel contemplare come Gesù è annunciato, atteso e riconosciuto.
La Parola che ci è data oggi con tanta facilità può ben competere con i molti “navigatori” delle nostre vite, e conduce veramente a pienezza il nostro vivere quotidiano. Leggiamola, ascoltiamola, condividiamola spesso, e volentieri godremo il dono della Sua presenza.