Domenica 1° luglio – 13esima domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Domenica 1° luglio - 13esima domenica del Tempo Ordinario - Anno B Esplosione di vita... Di vita piena!Sap 1,13-15; 2,23-24; Salmo 29; 2Cor 8,7.9.13-15; Mc 5,21-43

In questa tredicesima domenica del tempo ordinario, proprio alle porte del mese di luglio, ormai immersi nei ritmi estivi, il “filo rosso” che la liturgia ci propone è senza dubbio un inno alla vita, alla vita piena, che solo Gesù dona.

L’autore del libro della Sapienza sembra esprimere che le cose create sono limitate, finite, caduche, ma portano dentro di sé dei germi di immortalità per i quali vale la pena vivere. Ma dove li troviamo questi semi di immortalità e di vita nel nostro esistere? Anche se non ce ne accorgiamo, abbiamo sempre un treno di opportunità che passa e, se avvertiamo che lì possiamo trovare vita, non dobbiamo avere paura a gettarvici sopra!

Così nel Vangelo le due donne – la figlia di Giairo e l’emorroissa – si trovano in una situazione estrema nella quale la vita appare impossibile, finita: la bambina sta per morire, la sua vita sta giungendo alla fine proprio quando dovrebbe entrare nella pienezza. La donna soffre di emorragie e sente che la vita, progressivamente, le sfugge, e non pare che sia possibile in alcun modo arrestarla. Non è possibile però che la malattia e la morte abbiano la vinta sull’amore! “Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi… ha creato l’uomo per l’incorruttibilità” (Sap 1,14.2,23).

E così Gesù si lascia coinvolgere profondamente dalle due storie segnate dal dolore, per restituire a ciascuna di esse la pienezza di vita. È questo il modo per rivelare che Dio non vuole la morte, ma la vita dei suoi figli e nel momento in cui le rivolge la parola, la chiamerà proprio “figlia”. “Figlia, va’ in pace”: è il dono della pace del cuore che permette di guardare alla vita, alla propria storia con serenità e coraggio: è il dono che conferma che Dio vuole la vita dei suoi figli e che per questo si prende cura di loro, dona tutto se stesso, si fa povero perché noi possiamo essere ricchi di Lui. E alla bambina dice: “Talità kum. Bambina alzati”: giovane vita alzati, risorgi, riprendi la lotta, la scoperta, la vita, torna a far circolare amore.

Vita, pace e benedizione in abbondanza: ha ragione san Paolo quando scrive ai Corinzi: “Come siete ricchi in ogni cosa”.