Domenica 12 marzo – 3ª domenica di Quaresima – Anno A

Domenica 12 marzo - 3ª domenica di Quaresima - Anno A LA SAMARITANA E L’INCONTRO CON GESÙ AL POZZOEs 17,3-7; Salmo 94; Rm 5,1-2.5-8; Gv 4,5-42

«Qui Radio Carùpano: questa sera grande sfilata di carri del Carnevale a Playa Grande, vi aspettiamo, nessuno può mancare». Come vedete (ai primi di marzo), quando scrivo dalla missione in Venezuela, siamo ancora in clima di baldoria. Quanto è difficile il cammino della fede: è già un miracolo iniziarlo e ce ne vuole un altro per passare alla seconda tappa.

Mi chiamano la “Samaritana” e all’improvviso un giorno mi trovo di fronte a Gesù. Siamo soli, con il pozzo in mezzo. Io avevo fede per modo di dire. Purtroppo gli ostacoli e i pregiudizi sono tanti. Il Signore mi aveva adocchiata da tempo. Conservavo nel mio cuore molti risentimenti: nella mia vita mi hanno trattato male e ci sono state delle ingiustizie vere e proprie: preferivano sempre le altre donne. Lasciamo perdere, ma cosa si credono di essere questi giudei, una razza superiore, e noi samaritani passiamo sempre per bastardi ed eretici.

Anche questo qui, davanti a me, è un giudeo, ma cosa vorrà mai? Ora mi dice: «Dammi da bere», poi si mette a parlare dell’acqua viva, che alla lettera vorrebbe dire acqua di sorgente. A me sembra un esaltato, chi si crede di essere? Quante offerte di religione tutti i giorni bussano alla mia porta, ma io non ho bisogno di niente. Sentite cosa mi dice Gesù: «Chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno».

Mah, lasciamo stare, comunque accettiamo l’offerta e così non dovrò più faticare per venire al pozzo. Poi questo Giudeo mi dice: «Vai a chiamare tuo marito». Questo è il colmo. Ahi, ahi, questo è un tema delicato. Ce l’ha proprio con me. Mi sono distratta un po’, ho perso il conto: questo profeta conosce tutti i miei mariti, deve essere uno scriba, sa di religione.

Allora gli faccio una domanda: dove adorare Dio? No ho capito bene: «Adorare il Padre in spirito e verità». Più tardi si parlerà di Santissima Trinità. Ma guarda guarda, chi arriva? I suoi discepoli: da molti mesi stanno con il Nazareno, ma non sembra che sappiano il catechismo più di me. Ascoltate il Maestro: «Il mio cibo è fare la volontà di chi mi ha mandato». Questo profeta dice che il Messia «sono io».

Allora corro in città e racconto tutto alla mia gente. Sono contenta, per un giorno sono la radio del paese, sono missionaria. Ma la gente a un certo momento non mi sta più a sentire: corre, corre da Lui, e io dico: «Fanno bene a cercare questo profeta, questo messia, questo salvatore del mondo: niente e poi niente può sostituire un incontro personale con Gesù».