Eucaristia e computer, via alla santità
Eucaristia e computer, via alla santità Già lo chiamano “il beato di internet”, ma ancora non c’è stato il riconoscimento del miracolo necessario per un pronunciamento ufficiale della Chiesa circa la sua santità. Chi conosce la sua storia sa che è solo questione di tempo.
Già lo chiamano “il beato di internet”, ma ancora non c’è stato il riconoscimento del miracolo necessario per un pronunciamento ufficiale della Chiesa circa la sua santità. Chi conosce la sua storia sa che è solo questione di tempo.
Di miracoli questo “piccolo mago del web in odore di beatificazione” un’altra delle definizioni con cui è noto – era un vero esperto, soprattutto di quelli eucaristici. Stiamo parlando di Carlo Acutis (foto), il giovanissimo milanese morto nel 2006, a soli 15 anni, a causa di una leucemia.
La sua figura è ormai conosciuta ovunque, anche grazie a quella tecnologia informatica che tanto lo appassionava. Gli interessi di Carlo, infatti, spaziavano dalla programmazione digitale alla realizzazione di siti web, per toccare il montaggio di film e l’impaginazione di giornalini al computer. Un’attività che non lo portava però a chiudersi in una stanza, con gli occhi fissi sul video. Molte ore, infatti, le trascorreva facendo volontariato con i bambini e gli anziani e soprattutto in raccoglimento davanti all’Eucaristia, per cui aveva una passione certo non inferiore a quella per le nuove tecnologie. Era la sua “autostrada per il Cielo”, come era solito dire.
Ricordava spesso, inoltre, che noi “siamo molti più fortunati dei primi discepoli di Gesù. Loro dovevano inseguirlo, noi per stare con lui basta che entriamo in una chiesa: Gerusalemme l’abbiamo sotto casa”.
La sua figura è stata citata anche durante il recente Sinodo dei Vescovi sui giovani: “un adolescente del nostro tempo come molti altri – così si legge nelle pagine ufficiali del Sinodo – impegnato nella scuola, tra gli amici, grande esperto, per la sua età, di computer. Su tutto questo si è inserito il suo incontro con Gesù Cristo”.
Per saperne di più si possono consultare i siti web carloacutis.com e miracolieucaristici.org, la sua eredità spirituale (e digitale). Il sito contiene la mostra virtuale che Carlo aveva ideato sui miracoli eucaristici: se ne raccontano oltre 130, individuati in tutti i continenti.
“Tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie” è un’altra delle sue frasi che la mamma ricorda di lui nel corso dei numerosi inviti che riceve per parlare del figlio. “Un mistero più grande di noi”, riconosce lei che era entrata in chiesa solo per sposarsi e poi per la prima comunione di Carlo.
Certo nei primi anni Duemila non c’era l’attuale surriscaldamento mediatico, né i social network come li conosciamo oggi, ma vedere un giovane camminare verso la santità con la tastiera sotto il braccio è una bella boccata d’aria fresca.