Bambini e smartphone: mai prima dei due anni di età
Bambini e smartphone: mai prima dei due anni di età È nata la Guida Minori Online, ricca di indicazioni sui “luoghi” che i ragazzi frequentano online, sui rischi che corrono e su come poterli proteggere a aiutare
Sono passati dieci anni dalla tragica vicenda di Carolina Picchio, la prima vittima riconosciuta di cyberbullismo in Italia. Era la notte fra il 4 e il 5 gennaio 2013 e lei, appena quattordicenne, metteva fine alla sua vita gettandosi dal balcone della cameretta, travolta da una valanga di insulti e di odio per un video registrato e fatto circolare sul web da alcuni coetanei mentre lei non era cosciente.
Quell’episodio ha cambiato la vita di molti, a cominciare dal padre della ragazza, Paolo, che in sua memoria ha dato vita alla Fondazione Carolina, una onlus dedicata a prevenire e contrastare il cyberbullismo. Con un team di psicologi ed educatori, Paolo Picchio gira nelle scuole e nei centri giovanili, formando i ragazzi e raccontando la sua storia. In questi dieci anni ha incontrato oltre centomila studenti. Alla sua azione e a quella di Elena Ferrara, professoressa di musica di Carolina, poi eletta in Senato, si deve la prima legge italiana contro il bullismo, approvata nel 2017.
L’ultimo progetto si chiama “Connessioni Delicate” ed è dedicato alla prevenzione e alla cura dei principali rischi per la salute psicofisica che un uso scorretto dei dispositivi digitali – come tablet, computer e smartphone – può causare a neonati, bambini e ragazzi. L’iniziativa è sviluppata da Fondazione Carolina e Meta, in collaborazione con le principali associazioni dei medici pediatri italiani: Sip, Acp e Fimp.
In questo contesto è nata anche la Guida Minori Online ( httpss://www.minorionline.com), ricca di indicazioni sui “luoghi” che i ragazzi frequentano online, sui rischi che corrono e su come poterli proteggere a aiutare. «Perché il parental control serve ma non basta», sottolineano gli esperti della Fondazione.
Fino a che età occorre evitare l’uso di smartphone e tablet nei bambini? Per quante ore al giorno possono esporsi agli schermi dei dispositivi tecnologici?
Appurato che oltre la metà dei genitori italiani non sa rispondere a queste domande, la squadra di pediatri e psicologi ha elaborato una prassi di comportamento per i genitori da adottare fin dai primi mesi di vita.
Ecco i punti principali: tra 0 e 2 anni d’età, non utilizzare dispositivi digitali per intrattenere o calmare i bambini. Dai 2 ai 5 anni, non superare un’ora di esposizione al giorno. Fra i 5 e gli 8 anni, dedicare meno di due ore al giorno e, tra i 9 e i 15 anni, non eccedere le tre ore giornaliere, indipendentemente dal tipo di dispositivo.
In generale, a qualsiasi età, si consiglia di non utilizzare schermi o dispositivi durante i pasti e almeno un’ora prima di andare a dormire.