Il covid ha reso i giovani più cauti ma è presto per aprire agli under 13
Il covid ha reso i giovani più cauti ma è presto per aprire agli under 13 Non si attenuano gli allarmi e le denunce circa gli effetti negativi provocati dai social network sui ragazzi, a partire dall’aumento di ansia, depressione e sentimenti di non accettazione del proprio corpo
La pandemia ha reso i giovanissimi più prudenti durante la navigazione online, consolidando l’abitudine al fact checking, ossia il controllo delle fonti e della credibilità di chi pubblica notizie in Rete. Lo rivela una ricerca dell’Università Cattolica su oltre 1000 adolescenti e i giovani tra i 10 e i 25 anni: il 55% degli intervistati ha dichiarato infatti di essere diventato più attento nella selezione delle informazioni reperite sul web durante i mesi del lockdown.
D’altronde, non si attenuano gli allarmi e le denunce circa gli effetti negativi provocati dai social network sui ragazzi, a partire dall’aumento di ansia, depressione e sentimenti di non accettazione del proprio corpo.
Il paradosso è che a confermare questi fenomeni sono le stesse piattaforme digitali. Ha fatto scalpore, nelle scorse settimane, la diffusione di una ricerca interna condotta da Facebook per studiare come la sua app influisce sui milioni di giovani utenti. Lo studio, destinato a rimanere riservato e venuto alla luce grazie al Wall Street Journal, è chiarissimo in proposito: il network creato da Mark Zuckerberg, e ancor più il social gemello dedicato alle immagini, genera una costante comparazione fra i modelli che vi sono rappresentati e la realtà dei ragazzi. Con il risultato che, per oltre il 40% dei giovanissimi intervistati, la percezione di non essere abbastanza attraenti è nata proprio scorrendo le pagine di Instagram.
E proprio Instagram è al centro del dibattito, forte dei suoi oltre 100 miliardi di dollari di entrate annuali e del successo crescente soprattutto fra gli adolescenti. Si calcola che il 40% dei suoi utenti abbia meno di 22 anni, una percentuale che gli altri social vedono da molto lontano, Facebook compreso.
Il limite d’età posto dalla piattaforma digitale è di 13 anni, al di sotto dei quali non è consentito iscriversi. La soglia però potrebbe presto abbassarsi; da mesi infatti Instagram ha annunciato il progetto di una versione Kids del suo network, ossia rivolta ai bambini. Si tratterebbe di un prodotto del tutto diverso dall’attuale, senza pubblicità e con il controllo dei genitori.
“I bambini sono già online – ha spiegato Adam Mosseri, al vertice della società – e crediamo che sviluppare esperienze adatte all’età e progettate appositamente per loro è molto meglio rispetto alla situazione attuale”. Una giustificazione, però, che non sembra del tutto convincente, tanto che il progetto rivolto agli under 13 è stato appena messo in pausa. Sarà il caso di pensarci bene.