Chiesa gremita per i funerali di Daniela Persano

Chiesa parrocchiale di San Cristoforo, a Longiano, gremita per il funerali di Daniela Persano questa mattina. La donna, 60 anni, originaria di Montiano e residente a Longiano, era morta mercoledì scorso durante un’escursione in Val di Fassa, in Trentino.

“La bara accanto al cero pasquale – ha sottolineato nell’omelia il viceparroco fra Carlos Galeano, che ha presieduto le esequie – è immagine di morte e di risurrezione, di dolore e di gioia”. “Il pianto cristiano – ha proseguito – non è disperazione, ma intravede la speranza della risurrezione. Anche Gesù ha pianto di fronte al sepolcro dell’amico Lazzaro – il riferimento al Vangelo letto durante la Messa -. Non è il pianto della disperazione ma dice a chi non vedrà più Daniela di non disperare, perché un giorno ci ritroveremo insieme”.

Al termine della celebrazione sono intervenuti, per un ultimo saluto, i figli Monica e Alan, entrambi ultratrentenni, e il marito Maurizio Sartini, da molti anni stimato vigile urbano della cittadina.

“Ci siamo abbracciati poco – il ricordo toccante della figlia – ma sapevo che tu vivevi per noi. Mettevi sempre gli altri prima di te. Eri discreta, educatissima. Avevi una grande capacità di accettazione. Ci hai insegnato a essere leali verso gli altri. L’unica cosa che non tolleravi era di vedermi triste. Dicevi che bisogna vivere contenti. Non so se sarò abbastanza forte per superare questo dolore. Ti prometto che farò del mio meglio. Grazie mamma. Ti amerò sempre”.

Il figlio Alan ha riservato un pensiero alla “riservatezza” e all’“umiltà” della madre. “Molti parlano di tragedia – ha detto -. A me piace ricordare il tuo sorriso e, come eredità, la frase che avevi scelto come ‘stato’ su Whatsapp: ‘La vita è un mistero’. Oggi ti ringrazio, mamma, come non l’ho mai fatto”.

Il marito Maurizio Sartini ha ringraziato, per la presenza e la vicinanza, l’Amministrazione comunale, la Polizia municipale e i colleghi di lavoro della moglie, impiegata al laboratorio analisi dell’Ausl a Pievesestina di Cesena. “Ti chiedo perdono, Daniela – ha proseguito – per non averti accompagnato fino alla fine. Ti faccio solo una promessa: ora dovrò sostituirti in tutto”.