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Al cinema un film sulla santa Francesca Cabrini

Nelle sale solo il 13, 14 e 15 ottobre. La regia è di Alejandro Monteverde. Giancarlo Giannini interpreta papa Leone XIII 

Giancarlo Giannini e Cristiana Dell’Anna

Arriva anche nei cinema cesenati il film "Francesca Cabrini", in uscita in tutta Italia il 13, 14 e 15 ottobre. Un film imperdibile, che negli Stati Uniti è arrivato terzo nella classifica degli incassi e che è rimasto per due mesi fra i primi cinque posti. Vincitore ai Septimius Awards per il Miglior film americano e la Miglior attrice europea, ma candidato anche per trucco e parrucco e per i costumi.

Il successo è presto spiegato: interpretato magistralmente, scritto benissimo, con una bella colonna sonora, molto ben fotografato e montato, girato molto bene, con costumi e ambientazioni molto curate.

Allora perché solo tre date? Perché il vecchio continente non ama dare spazio a un cinema oggi realmente alternativo, in cui si racconti davvero qualcosa e che rinunci a violenza e a volgarità di ogni genere. Senza contare che in Europa è ormai radicata la convinzione che il messaggio cattolico non possa (e forse non debba) attrarre, se affrontato con coerenza.

Eppure il successo è stato enorme, perché qui il cinema torna a essere uno strumento di sana e robusta comunicazione - ormai rivoluzionaria rispetto alla narrazione dominante - e perché oggi c’è un enorme bisogno di spiritualità e di forti modelli a cui ispirarsi.

Non si potrà non provare stupore e commozione nel conoscere l’opera e la vita di questa santa, che è stata innanzitutto una donna resiliente, combattiva, un vero fiore d’acciaio in un mondo profondamente maschilista e, diciamolo, chiuso, qual era la Chiesa di fine Ottocento. Fu un’apripista, una rivoluzionaria potremmo dire. A lei si deve il primo ordine missionario femminile, le suore missionarie del Sacro Cuore, oggi presenti nei quattro angoli del mondo. Con lei la donna nella Chiesa ebbe un ruolo nuovo e soprattutto un nuovo riconoscimento.

Un film attuale, se si pensa a uno dei temi di cui si dibatterà nel sinodo in corso. Non solo, Cabrini è stata proclamata nel 1950 “patrona in perpetuo degli emigranti” e quale tema è oggi più attuale di questo, anche se bisogna saper fare la tara storica a questo doloroso fenomeno, perché la missione di Francesca è a seguito della prima oceanica ondata migratoria italiana di fine Ottocento in America.

Ciò che colpisce di questo film è il successo fra i giovani, perché Francesca Cabrini è un modello fuori dal tempo e dunque attualissimo per un universo femminile oggi piuttosto diviso, conflittuale e per lo più smarrito. Una donna determinata, umana nel senso pieno e sfaccettato del termine, capace di obbedire, ma ugualmente indomita. Una figura di riferimento per chi combatte con la propria quotidianità in cerca del proprio ruolo, in un mondo in cui il maschilismo ha mutato pelle e preferisce silenziarci in modi più politicamente corretti, ma non meno efficaci.

La protagonista è una bravissima Cristiana Dell’Anna. Un’interpretazione, la sua, asciutta ed efficacissima, estremamente espressiva, che perde forse qualche sfumatura quando l’attrice si doppia, ma - si sa - il doppiaggio richiede molto mestiere e tanta tecnica ed è un mondo a parte rispetto alla normale recitazione in presa diretta. Il grande pubblico forse non conosce bene Cristiana di nome, ma il suo volto è certamente noto per aver interpretato - fra i tanti ruoli - la madre dei De Filippo in "Qua rido io" (2021) di Mario Martone, per cui è stata candidata ai David, o per aver recitato in "Gomorra" o in "Un posto al sole", dove ha interpretato a lungo il doppio ruolo delle gemelle Micaela e Manuela.

A vestire i panni di papa Leone XIII Giancarlo Giannini. Nel cast al suo debutto troviamo anche Virginia Bocelli, che col padre Andrea canta anche la bella canzone di chiusura, mentre la madre Veronica figura fra i produttori esecutivi.

Il regista Alejandro Monteverde è lo stesso di "Sound of Freedom. Il suono della libertà" (2023), con protagonista Jim Caviezel (il Gesù di Mel Gibson), un successo da oltre 250 milioni di dollari di incasso nel mondo. Una pellicola con un’incredibile storia alle spalle e su cui qualcuno, prima o poi, scriverà un film.

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Il trailer

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