Arrestato a Milano l'autore di una rapina violenta a Cesena

È stato rintracciato e tratto in arresto, da parte del personale della Polizia di Stato, l’autore della violenta rapina, a fine del novembre scorso, davanti alla stazione ferroviaria di Cesena, ai danni di due cittadini.

Il fatto di cronaca, verificatosi di notte, aveva visto la prima vittima, un cittadino in attesa dell’autobus all’uscita della stazione, avvicinata da un giovane, armato di coltello, che con fare minaccioso pretendeva la consegna di denaro. Così ricostruisce i fatti il Commissariato di Cesena in una nota inviata questa mattina alla stampa. 

Un tassista in servizio nelle vicinanze, accorgendosi di quello che stava accadendo, interveniva in aiuto dell’uomo, inveendo contro il malvivente riuscendo a far desistere quest'ultimo nella sua azione, ma non ad evitare che lo stesso ne facesse la sua seconda vittima.

Nel mentre il primo aggressore si dirigeva verso il tassista brandendo il coltello con fare minaccioso, la prima  vittima veniva raggiunta e colpita al volto da un altro giovane straniero, complice del primo, che lo faceva cadere a terra rapinandolo del suo cellulare.

Il tassista, nel frangente, sotto la minaccia del coltello, veniva aggredito con calci e pugni dal primo malvivente che, raggiunto e aiutato anche dal complice, lo facevano cadere a terra lasciandolo tramortito dai colpi ricevuti, rapinandolo del proprio portafoglio per poi entrambi darsi alla fuga.

L’immediata attività di Polizia operata dal personale di volante intervenuto sul posto, combinata alla pronta attività d’indagine degli uomini della Squadra Giudiziaria del Commissariato della Polizia di Stato di Cesena ha portato, grazie alla visione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate nel luogo dei fatti, all’identificazione degli autori della brutale aggressione e rapina.

Il rapinatore è stato identificato dai poliziotti in un ventitreenne cittadino marocchino, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora con alle spalle numerosi precedenti e pregiudizi di Polizia per reati contro il patrimonio e la persona. Il giovane gravita nella provincia di Milano e di recente sulla riviera romagnola.

Il complice è stato identificato in un ventiquattrenne, anch’egli del Marocco, irregolare sul territorio nazionale e senza fissa dimora, gravato da analoghi precedenti e pregiudizi di Polizia.

"La raccolta degli elementi probatori e di responsabilità a carico dei due soggetti, il cui background delinquenziale - scrive la Polizia nel comunicato stampa - e lo spregio dimostrato nei confronti delle vittime, ha permesso di delineare un modus operandi analogo a quello oggetto di indagine per il fatto accaduto, sono stati oggetto dell’informativa di reato inoltrata alla Procura della Repubblica con la richiesta di misura cautelare a carico dei due malviventi."

I gravi indizi di colpevolezza emersi dagli atti assunti nei confronti del ventitreenne hanno portato alla decisione del Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Forlì a emettere nei suoi confronti un’ordinanza applicativa di misura della custodia cautelare in carcere, mentre è al vaglio la posizione del complice ventiquattrenne, indagato al momento in stato di libertà.

Vista l’irreperibilità sul territorio nazionale, stante la sua posizione di clandestinità e di senza fissa dimora, a carico del ventitreenne è stato emesso un provvedimento di cattura in ambito nazionale e Schengen, nella banca dati delle Forze di Polizia, al fine dell’esecuzione della misura cautelare disposta.

Infine il giovane è stato così rintracciato e arrestato, nelle ore successive, nella città di Milano dai poliziotti della Questura, ove peraltro nel contempo si era reso autore di altro reato predatorio. Quindi è stato portato in carcere, a San Vittore (Milano).