Cesena
Fra le nuove “Vite dei cesenati” anche quella del maestro Ubaldo Ciccarese
Sarà presentato venerdì 10 novembre, alle 17, nell’aula magna della Biblioteca Malatestiana, il nuovo volume delle “Vite dei cesenati” (edizioni Stampare, pagg. 320, 42 illustrazioni, euro 15).
La pubblicazione, ideata dal compianto storico Pier Giovanni Fabbri, è ora curata da Michele Andrea Pistocchi. Al suo interno, una vasta serie di interventi, su personaggi della storia cesenate. Alla presentazione alla stampa del volume, oggi l’assessore alla Cultura, Carlo Verona, ha sottolineato la presenza nell’opera della biografia del maestro Ubaldo Ciccarese, un educatore rivoluzionario, per commemorare il quale il Comune di Cesena sta cercando da alcuni anni, in collaborazione col Comune di Vicchio (di cui è frazione Barbiana, nota a tutti per la scuola di don Lorenzo Milani), di realizzare “il sentiero dei maestri sconosciuti”, un’idea di Gianfranco Zavalloni, che da Sorrivoli, passando per Cesena dovrebbe giungere fino a Vicchio.
Il direttore della Malatesiana, Paolo Zanfini, ha ricordato come la presentazione del volume sia un appuntamento assai atteso da tante persone, appassionati di storia e semplici curiosi di vicende locali. Michele Andrea Pistocchi, che nonostante la giovane età ha al suo attivo un numero molto vasto di pubblicazioni di altissimo livello, da quest’anno cura l’opera, insieme a un gruppo di ricercatori. «La particolarità dell’ambiente cesenate, la sua unicità – ha detto Pistocchi – è che in questa città i ricercatori, gli storici fanno altro per vivere: altrove gli storici sono inquadrati nell’università o in istituzioni; qui, invece, siamo del tutto liberi di agire come meglio crediamo, rispettando solo la qualità scientifica della nostra ricerca. Tutto nasce dalla Malatestiana: è essa il fulcro della cultura cesenate, è impossibile negarlo, e proprio perché “Le vite dei cesenati” nascono dalla biblioteca, dalle ricerche che si fanno qui, dai documenti che qui sono conservati, speriamo in futuro che possano trovare ospitalità in questo luogo: noi non siamo un’associazione, non siamo un ente, siamo persone che amano la storia e la vogliono tramandare alle nuove generazioni».
Come ogni anno, i lettori troveranno all’interno del volume molti argomenti diversi fra loro: la biografia di Giacomo Masini (1480-1546, scritta da Pistocchi), di Cesare Montalti (1770-1840, di Matteo Ventrucci), ma anche la storia di un ospedale cesenate che fu solo progettato ma non realizzato: Giuseppe Pistocchi lo progettò alla fine del XVIII secolo ma rimase sulla carta; particolarità del progetto, essere stato uno dei primi ospedali in Europa pensati per la cura del malato. Probabilmente sarebbe stato edificato nell’area, allora extraurbana, di Madonna delle Rose. Sempre di architettura si occupa il saggio di Chiara Angelucci, Licia Pasini, Massimiliano Petracci, sul macello pubblico di Cesena (oggi sede universitaria). Walther Faedi e Gianluca Baruzzi si dedicano invece alla storia della coltura della fragola nel quadro dello sviluppo economico cesenate. All’interno del testo si ritroveranno tanti altri articoli, meritevoli di lettura, spunto, forse, per ricerche future.
Riguardo invece il futuro delle “Vite dei cesenati”, il prossimo anno la rivista dedicherà attenzione a Cesenatico, che nasce nel XIV secolo come “Porto Cesenatico”, cioè porto di Cesena, e che per secoli è stata una cosa sola con la città-madre. Rinnovato anche il sito della rivista, in cui una sezione ospita la trascrizione delle fonti storiche cesenati, ottimo strumento di ricerca per nuove generazioni di appassionati e di curiosi, alla ricerca di nuove informazioni sulla città.
La presentazione pubblica di venerdì 10 novembre vedrà la partecipazione di Maurizio Ridolfi (Università della Tuscia) e Alberto Gagliardo (Istituto storico della Resistenza).Saranno presenti i numerosi autori e il curatore Michele Andrea Pistocchi. Ingresso libero.