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Verso le elezioni regionali 2024

Fratelli d'Italia punta su Stefano Spinelli: "Farà un risultato storico"

L'avvocato cesenate, già in corsa per il partito della Meloni alle ultime regionali, ha presentato oggi alla stampa la sua candidatura

Fratelli d'Italia punta su Stefano Spinelli: "Farà un risultato storico"

«Stefano Spinelli non ha bisogno di presentazioni, essendo persona nota per l’impegno professionale da avvocato, per l’impegno politico in Consiglio comunale a Cesena, per quello nelle associazioni culturali. Si è sempre distinto come punto di riferimento per i cittadini e noi siamo orgogliosi e contenti di averlo ancora come candidato». Così l’onorevole Alice Buonguerrieri ha lanciato, oggi pomeriggio al Caffè Barriera, la candidatura del legale cesenate a consigliere regionale dell’Emilia-Romagna.

Stefano Spinelli e Alice Buonguerrieri

Spinelli, già candidato nel 2020 per FdI e da quell’anno responsabile regionale al Dipartimento Istruzione del partito di Giorgia Meloni, in provincia affianca Maria Vittoria Cesaretti (assessora a Sarsina) e, dal forlivese, Maria Gabriella di Pentima, Luca Pestelli e Massimiliano Pompignoli (uscito di recente dalla Lega). «La nostra lista di candidati è stata chiusa in modo celere, ben prima di altri» ha chiosato Buonguerrieri. Che, riferendosi a una «Regione monocolore dalla sua nascita, governata in modo ideologico» si è detta certa che «Stefano Spinelli farà un risultato storico in provincia di Forlì-Cesena».

Le prime parole del candidato sono state per la presidente Meloni, con la quale si trova in piena sintonia: «Il suo discorso negli Stati Uniti, al ritiro del Global citizen awards, sull’Occidente come sistema dei valori in cui la persona è centrale, dove uomini e donne sono uguali e liberi, con democrazia e Stato di diritto, per la sacralità della vita, è il contrario dell’ideologia woke, del multiculturalismo, della teoria gender e del tentativo di ridefinire le parole per ridefinire i valori».

Temi che sono anche di competenza della Regione: «Pensiamo alla legge sulla omotransnegatività, che vuole portare progetti su questi argomenti nelle scuole. O ai due milioni di euro, e altri due in arrivo, per le associazioni Lgbt+».

Tra gli aspetti della politica regionale che più stanno a cuore a Spinelli («ma non sono certo gli unici») c’è il dissesto idrogeologico, da lui sollevato già cinque anni fa, il lotto zero della Secante cittadina, la sanità e la denatalità.

«La Regione destina alla Sanità il 70 per cento del proprio bilancio e, nonostante questo, restano molti problemi, a partire dalle lunghissime liste d’attesa per gli interventi. Anche i Cau, che non hanno sgravato i pronto soccorso, devono entrare in sinergia con i medici di base. C’è tanto da rivedere, a partire dal rapporto medico-paziente e l’assistenza nell’ultima parte della vita. Servono tavoli di progettazione comuni che ribaltino l’impostazione verticistica, secondo una vera sussidiarietà».

Per contrastare la denatalità, una strada possibile per Spinelli è quella imboccata dalla Regione Umbria: «Hanno potenziato i centri per le famiglie, resi strutturali i contributi, ampliato il diritto allo studio. Una legge a tutto tondo per la famiglia e per la natalità».

Mentre per gli anziani: «gli standard regionali delle Rsa sono da aumentare, con una maggiore partecipazione dell’ente pubblico ai costi sostenuti dalla famiglie».

In provincia di Forlì-Cesena, alle elezioni regionali, il mondo cattolico che vota per il centrodestra troverà tra i candidati possibili anche Roberto Buda, in corsa per Forza Italia. Non c’è il rischio di “cannibalizzare” i voti tra i cattolici di centrodestra? «I rapporti con lui sono di amicizia – premette Spinelli – ma lui sta facendo il suo percorso e io il mio. Ritengo che in Fratelli d’Italia si riesca a fare un lavoro di un certo tipo, cosa che non vedo in altre realtà. Non è più il tempo del Pdl, che univa Forza Italia e Alleanza nazionale. Ad ogni modo, i temi che porto avanti non sono solo “cattolici”: riguardano la persona umana, nella sua interezza. Io sono certo un uomo, padre, italiano e cristiano, parafrasando Giorgia Meloni, ma opero nell’ottica di tutela della persona umana».

Al termine della conferenza stampa è stato annunciato un convegno, che vedrà Stefano Spinelli come moderatore e la presenza dell’onorevole Buonguerrieri, organizzato dall’associazione Il Crocevia e Nazione futura sul tema “Siamo davvero liberi?”. L’appuntamento, lunedì 7 ottobre alle 21 al palazzo del Ridotto, vedrà l’intervento dell’editore Francesco Giubilei e del giornalista e scrittore Francesco Borgonovo, autore del volume “Malefici. Come rompere gli incantesimi del pensiero unico”.

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