Giliola Barbero lascia la Biblioteca per Milano

È approdata in Consiglio comunale la dipartita della ormai ex direttrice scientifica della Malatestiana, Giliola Barbero, «Una scelta legittima che rischia però di mortificare il lavoro fatto in questo anno e mezzo e il prestigio della Malatestiana», ha osservato il consigliere di Cambiamo, Enrico Castagnoli, nel presentare l’interpellanza e che una settimana fa aveva reso nota la notizia delle dimissioni.

Quello di Barbero, 58 anni originaria di Verona, era un incarico di alta specializzazione della durata di tre anni (eventualmente rinnovabili) iniziato nel maggio del 2020. Ha lasciato la “Memoire du monde” dell’Unesco per la Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) di Milano, dove ha superato con successo un bando di selezione per il ruolo di coordinatore, e vi prenderà servizio da domani.

La Beic è una biblioteca di nuova concezione, almeno per l’Italia, con la caratteristica di essere una reference library, cioè fondata su un servizio interattivo di qualità. È stata fondata, tra gli altri, dai ministeri della Cultura e dell’Istruzione e tra i membri del Consiglio di indirizzo figura l’ex ministro Antonio Padoa-Schioppa. È inserita fra i 14 interventi strategici del Pnrr della cultura a cui sono stati destinati 100 milioni di euro.

«Se da una parte siamo dispiaciuti delle sue dimissioni, dall’altra capiamo l’importanza dell’incarico che andrà a ricoprire e la consapevolezza che la scelta fatta allora era di alto profilo – ha affermato l’assessore alla Cultura Carlo Verona -. Per ricoprire il ruolo vacante le opzioni sono due: attingere alla selezione precedentemente svolta oppure proporne una nuova in tempi ragionevolmente brevi».

Nella sua replica, Castagnoli (che è anche presidente della Commissione consiliare che tratta tematiche culturali) ha evidenziato che «il vero vulnus della Malatestiana, che può aver spinto Barbero di abdicare al suo ruolo, sono le poche risorse sia a livello economico che di personale». E ha ribadito l’importanza della ricostituzione di un Comitato scientifico: «La stessa Barbero aveva rilevato la necessità di coinvolgere persone di livello per approfondire la ricchezza della Malatestiana, cioè la parte antica», ha concluso.