Processo Carisp, ripresa con le testimonianze degli ex azionisti e di Davide Fabbri

Domani mattina, alle 9,30, riprenderà in tribunale a Forlì il processo penale contro gli ex vertici della Cassa di Risparmio di Cesena, acquisita recentemente dal colosso francese Crédit Agricole. Toccherà a 310 vecchi azionisti, raccolti nel comitato che fa capo a Davide Fabbri, intervenire. Lo stesso Fabbri sarà chiamato a testimoniare nel processo, in quanto portavoce del Comitato Difesa Risparmiatori Crc (formato attualmente da 610 aderenti). Ben 310 membri del Comitato si sono costituiti parte civile nel processo, ai fini dell’ottenimento di un risarcimento dei danni subiti dal quasi azzeramento del valore delle azioni Crc. “Da diversi anni – spiega il blogger in un post pubblicato sulla sua bacheca Facebook in queste ore – racconto e scrivo della rete di complicità fra ex dirigenza della banca, politici, banchieri, imprenditori. Crc è stata la banca dei centri di potere della città, che hanno condizionato sensibilmente le scelte politiche ed economiche del territorio. E’ stata la principale artefice della crisi dell’edilizia, facendo scoppiare la bolla immobiliare speculativa, prestando allegramente ingenti soldi a speculatori e immobiliaristi poi falliti”. In questo processo penale sono nove gli imputati: Germano Lucchi, Adriano Gentili, Giovanni Maria Boldrini, Francesco Carugati, Pier Angelo Giannessi, Mario Riciputi, Giovanni Tampieri, Vincenzo Minzoni e Luigi Zacchini. Gli imputati sono accusati dei reati di false comunicazioni sociali e di ostacolo all’attività di vigilanza di Banca d’Italia, per fatti relativi al bilancio d’esercizio della banca del 2012. Il Pubblico Ministero che sostiene l’accusa è Francesca Rago. Gli azionisti che si sono costituiti parte civile sono in totale 751.

Rilevanti sono la costituzione di parte civile della Fondazione Cassa di Risparmio di Lugo e di Banca d’Italia.