Rete Pmi Romagna scommette su giovani, networking e formazione

Il tre è veramente un numero perfetto e tante volte torna nelle parole di Luca Bettini quando, nell’assemblea annuale di Rete Pmi Romagna, svoltasi lunedì nella splendida cornice dei Poderi dal Nespoli, illustra gli argomenti all’ordine del giorno.

A cominciare dalla sua riconferma a presidente del consiglio di amministrazione per il triennio 2019-2022 dopo il primo appena concluso dalla rifondazione siglando il patto associativo con Confartigianato, in seguito alle deludenti esperienze precedenti.

“È stata una sfida – afferma Bettini – ripartire con un progetto associazionistico per il mondo imprenditoriale risultato vincente perché fondato su tre principi: partecipazione, gioco di squadra e condivisione di esperienze. Tutti finalizzati alla crescita del territorio.”

Crescita che vede impegnati in stretto rapporto tre organismi: istituzioni, associazioni e imprenditori. Mentre le tre funzioni principali di Rete Pmi sono quelle di: sindacato, società di servizi – soprattutto internazionali – e networking. Quest’ultimo sempre molto apprezzato, come dimostra il grande successo di Apericena (ora marchio da loro registrato per evitare brutte copie dai concorrenti) che ha avuto fino a cento partecipanti, o di Speed Business Presentation, occasione per otto aziende alla volta di presentarsi in 10 minuti, creando momenti di reale scambio tra le imprese e generando interessanti opportunità di sinergia e sviluppo di affari.

Anche i viaggi citati sono stati tre: a Roma, in America alla Silicon Valley e all’incubatore H-Farm in provincia di Treviso.

Accanto alla riproposta delle tanto gradite iniziative, tra i prossimi programmi, largo spazio alla formazione con percorsi educativi in ambito digitale e internazionale, come richiede il mercato, che partiranno a breve con la formula del ticket aziendale così da non limitare la partecipazione ad un singolo soggetto.

Infine, dopo la presentazione alla stampa nei giorni scorsi, è stato ufficializzato il Gruppo Giovani Imprenditori Rete Pmi Romagna, che riunisce 17 realtà con 23 manager aderenti sotto i 40 anni – a cui si spera molti altri si aggiungeranno – creato con lo scopo di coltivare e far crescere i nuovi talenti evitando che vadano altrove, perché come dichiara la neo presidente Alessandra Graziani: “Attualmente si parla tanto di diversità di genere, ma c’è anche una diversità generazionale che non bisogna sottovalutare per garantire un futuro ai giovani e alle aziende.”

Soluzioni certe non esistono ma a volte, come ha ricordato Bettini, non c’è nulla di più innovativo della semplicità.