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Vino e cibo

Ristorazione e ospitalità: grandi difficoltà, ma l'ottimismo romagnolo non viene meno

Presentati questa mattina i primi eventi di avvicinamento a "Cesena in bolla 2023", momenti di incontro qualificato tra produttori di vino e operatori del settore

La presentazione odierna nel rinnovato showroom Medri

Cesena in Bolla pensa in grande. Già lo scorso anno l’evento organizzato da Ivan Tesei (Taste Production) si era aperto ai vini fermi, pur restando un solido punto di riferimento per le bollicine italiane e d’Oltralpe. Nel 2023 arriverà all’ottava edizione e, per il secondo anno di fila, si terrà a Cesena Fiera, il 27 e 28 febbraio.

«Si tratta di date ottime per gli addetti ai lavori, imprenditori della ristorazione e dell’hôtellerie – ha spiegato questa mattina Tesei incontrando la stampa locale – impegnati proprio in quel periodo nella definizione delle carte dei vini».

Ma l’ambizione dell’evento è quella di andare oltre, per diventare nel tempo una vera fiera. In questo senso, i numeri sono promettenti: l’anno scorso la due giorni ospitò una novantina di cantine e quasi 1800 operatori, di cui una buona parte provenienti da fuori regione.

Per questo Tesei ha messo in programma una serie di eventi di “avvicinamento” chiamati WineTaste&Gourmet: momenti di incontro, discussione e formazione in piccoli gruppi tra produttori e operatori.

Le prime due tappe di questo percorso saranno il 25 ottobre e il 15 novembre a Cesena nella storica azienda Medri (il prossimo anno compirà 80 anni). L’impresa, nata come grossista di casalinghi, da una trentina d’anni concentra le sue attenzioni proprio nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità. E ha da poco rinnovato i propri spazi, con un nuovo ingresso su via Fiorenzuola (all’altezza della rotonda Madre Teresa di Calcutta) e un nuovo spazio espositivo di 400 metri quadrati, dotato di banco bar e cucina.

«Uno showroom per tutto il mondo Horeca – ha spiegato l’imprenditore Maurizio Medri aperto anche ai privati per eventi, come presentazioni di cibo, vini o liquori. Ci divertiremo a costruire occasioni di incontro».

La prima delle due date è già esaurita e alla seconda manca poco per esserlo: «Saranno momenti utili anche per capire cosa chiedono gli operatori» ha aggiunto Medri.

I partecipanti avranno poi l’occasione di provare nuovi calici per i vini: «Con il giusto calice cambia il vino servito – ha puntualizzato Tesei – cambiano aromi e profumi. Faremo laboratori anche su questo».

Di certo le preoccupazioni non mancano. Operatori e produttori soffrono come tutti il caro materie prime e le bollette impazzite. Tuttavia, c’è ottimismo: «Resto positivo e fiducioso – ha sottolineato Tesei -. Abbiamo un territorio splendido: mare, colline, città vivibilissime. Da Milano e oltre non vedono l’ora di tornare in Romagna. Perché mai dovrebbe andare tutto a rotoli? In Romagna siamo agricoltori, produttori e ristoratori. Sappiamo coltivare, cucinare e ospitare. Come noi nessuno. Le difficoltà di questi anni ci hanno reso forse un po’ meno solari, ma la fiducia nel futuro non viene meno».

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