Cesena
Un nuovo retinografo per il reparto di pediatria
Grazie al prezioso contributo di tanti, tra Club Service, privati cittadini, associazioni del territorio, le Terapie Intensive Neonatali (Tin) degli ospedali di Cesena e Rimini si sono dotate di una nuova importante e innovativa attrezzatura sanitaria, un retinografo pediatrico, per la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo della grave retinopatia alla quale in alcuni casi possono andare incontro i neonati prematuri.
L’apparecchiatura, del valore di oltre 100mila euro, è stata presentata ieri mattina all’ospedale Bufalini alla presenza, dell’assessore al Welfare del Comune di Cesena Carmelina Labruzzo, del dottor Riccardo Acciarri (medico dell’Unità Operativa Oculistica di Cesena), del dottor Marcello Stella direttore dell’Unità Operativa Pediatria e Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica di Cesena, della dottoressa Gina Ancora direttore della Terapia Intensiva Neonatale e Neonatologia di Rimini, della dottoressa Elisabetta Montesi responsabile del Fundraising aziendale insieme ai presidenti dei Club service Lions di Forlì-Cesena, presidenti delle associazioni coinvolte e numerosi donatori.
Buona parte della somma necessaria all’acquisto del macchinario è infatti dovuta ai piccoli e grandi gesti di generosità di diversi gruppi di donatori, singoli e associati. Nello specifico, tutti i Lions Club di Forlì e Cesena che hanno devoluto “alla causa” 32mila euro raccolti attraverso la produzione e la vendita di un calendario per l’anno 2018, grazie al progetto “Una foto per la vi(s)ta” promosso da Massimo Petrini, titolare dell’Agenzia Private Mediolanum Banca di Forlì, che è riuscito a coinvolgere diversi amici e gruppi di persone attivando un circolo virtuoso per la realizzazione del calendario.
“Ma la generosità è ‘contagiosa’ – afferma Elisabetta Montesi – e la corale partecipazione di privati cittadini e altre realtà del territorio ne è stata prova concreta, al punto da far convergere al raggiungimento dell’obiettivo ulteriori 12.434 euro frutto di donazioni e svariati eventi benefici promossi dalle associazioni, quali l’associazione ‘Valori e Libertà’ (4.500 euro), l’associazione Liberamente (1.634 euro), l’’Accademia del ricamo’ (1.600 euro), il ‘Consorzio produttori latte’ di Cesena (3.600 euro), fino a giungere alla simpatica raccolta fondi di un gruppo di privati cittadini amici, che hanno deciso di sposare ‘la buona causa’ durante un viaggio di piacere”.
La restante somma necessaria all’acquisto, circa 62mila euro, deriva dal fondo aziendale di donazioni in denaro, appositamente accantonata.
Le Terapia Intensiva Neonatali di Cesena e Rimini assistono i neonati più gravi provenienti da tutti i punti nascita dell’Azienda Sanitaria Romagna, oltre ad una quota significativa proveniente dai territori limitrofi della stessa regione e dalle Marche, Umbria e Toscana. La retinopatia della prematurità colpisce i bambini nati prima del termine di gravidanza con una percentuale variabile dal 1 al 5 per cento nei bambini con peso alla nascita inferiore al 1.500 grammi.
I protocolli clinici prevedono che i bambini che pesano meno di un chilo e mezzo alla nascita, ricevono una visita oculistica a quattro settimane di vita, allo scopo di valutare lo sviluppo della retina. Questo perchè i vasi sanguigni presenti nella retina dei bambini prematuri possono svilupparsi in modo non corretto e a volte possono prodursi delle cicatrici: ciò viene definito retinopatia della prematurità (Rop). Quando la Rop è grave può causare problemi di vista.
La maggior parte dei bambini nati a 23 e 24 settimane, e che sopravvivono, sviluppano la Rop. Dei bambini nati a 25 settimane e che sopravvivono, circa 7 su 10 sviluppano la Rop mentre nei nati a 26 settimane la Rop si sviluppa in 4 piccini su 10. La maggior parte delle Rop migliora senza bisogno di alcun trattamento. Circa 3 bambini su 10 con peso alla nascita inferiore a 500 grammi e 2 bambini su 10 con peso alla nascita tra 500-750 grammi, ha invece bisogno di chirurgia laser per prevenire ulteriori danni alla retina. È poi importante per tutti i bambini con pregressa Rop eseguire un controllo oculistico ad un anno di età.
Nella routine clinica l’esame del fondo oculare dei bambini prematuri viene eseguito con un caschetto che si chiama oftalmoscopio indiretto, possibilmente esaminando i bambini in più di un oculista per l’opportunità di avere una seconda opinione. E l’utilizzo di un retinografo dedicato permette l’ottenimento di immagini (foto e video) di valore oggettivo per poter studiare correttamente la patologia ai fini di una decisione terapeutica adatta , e soprattutto la condivisione delle immagini in remoto, anche nell’ottica di un possibile parere a parte di un “counsulting board” sul web con esperti internazionali, chiamato Focus Rop.
Il retinografo donato all’Ospedale di Cesena, essendo di ultima generazione, possiede un manipolo trasduttore molto meno ingombrante e più leggero rispetto alle precedenti strumentazioni, pur garantendo immagini di altissima qualità e la possibilità di eseguire, laddove appropriato, una fluorangiografia.
“Siamo davvero enormemente grati ai nostri donatori e a tutti coloro che si sono prodigati per il raggiungimento di un obiettivo davvero importante per le Terapie Intensive Neonatali dell’ Azienda sanitaria della Romagna – ha affermato il dottor Stella – e siamo loro grati non solo perché ci hanno consentito di acquisire l’attrezzatura, ma anche perchè questa donazione rappresenta un’importante attestazione di fiducia nei confronti del Servizio Sanitario pubblico e dei professionisti che ogni giorno si impegnano per assicurare una qualità elevata dell’assistenza”.
L’assessora Labruzzo ha evidenziato: “L’evento di oggi è molto bello, sia per il risultato ottenuto, sia perché mostra la presenza di reti, tra cittadini, e tra cittadini ed istituzioni, mirate a prendersi cura della popolazione della nostra comunità e, in questo caso, di una parte di popolazione, i bimbi gravemente prematuri, particolarmente delicata e cara. Questa bellezza, che la nostra opinione pubblica sempre più mette in campo, va narrata e valorizzata, perché contagiosa, e foriera di risultati importanti per noi tutti”.