Cesena
Vinicio Capossela ha suonato gli strumenti di musica meccanica di Villa Silvia Carducci
Una serata di fantasmi sonori e in pellicola. Con queste parole l’artista Vinicio Capossela ha commentato sui suoi canali social l’evento che nella serata di ieri, mercoledì 13 ottobre, ha animato il Cinema Massimo di Torino. Sul palcoscenico, insieme al cantautore e polistrumentista, c’erano gli strumenti di musica meccanica della Fondazione Franco Severi Onlus e custoditi per tutto l’anno nelle eleganti stanze di Villa Silvia Carducci. Capossela ha suonato dal vivo le musiche per la colonna sonora del film muto del 1918, prodotto da Giovanni Pastrone, “La moglie di Claudio”, di Gero Zambuto, interpretato dalla diva Pina Menichelli e da poco restaurato dal Museo del Cinema di Torino tramite il bando per la digitalizzazione del patrimonio culturale indetto dal Mibact nel 2017. Si tratta di un film complesso, una sorta di melodramma sui generis, che fonde il thriller con il dramma passionale.
“È un’emozione – commenta Franco Severi – poter godere della buona musica attraverso questi strumenti d’epoca dall’altissimo valore materiale e culturale. Con questo evento l’artista Capossela e il Museo nazionale del Cinema hanno dato un grande contributo al percorso di ricerca dei suoni e alla stessa riscoperta degli strumenti musicali”. Per l’occasione la Fondazione ha messo a disposizione un portativo del 1890 (organo di piccole dimensioni) e un grammofono del 1910.
La collezione esposta nel Museo di musica meccanica “Musicalia”, inaugurato il 4 maggio 2013, è solo una delle quattro presenti, e racconta un viaggio nella storia della musica meccanica di ben 500 anni. La proprietà di tutti gli strumenti esposti all’interno del Museo Musicalia appartiene alla Fondazione Franco Severi che, insieme ad Ammi, Associazione italiana di musica meccanica, si occupa di curare e salvaguardare un importante patrimonio di strumenti musicali meccanici. La Fondazione si è costituita nell’aprile del 2014.